sabato 17 gennaio 2015

Così #MafiaCapitale si beve Roma. A spese nostre

Così #MafiaCapitale si beve Roma. A spese nostre

Una miniera d'oro. Una specie di pozzo da cui attingere a ciclo continuo. E i maggiori costi, anche quelli dovuti alle tangenti, sulle spalle dei contribuenti. Quanto noi del M5S avevamo capito di Acea è scritto, nero su bianco, nell'inchiesta de l'Espresso di oggi, un'indagine giornalistica di tutto punto che parte dai disservizi e dalle tangenti e arriva fino a Mafia Capitale.
Un'escalation di truffe ai danni dei cittadini e ai danni del nostro bene comune primario: l'acqua.
Secondo quanto si è appreso appalti milionari sono stati ripetutamente affidati da Acea, partecipata del Comune di Roma, a ditte legate a Mancini e a Monaco, nomi entrambi noti alla Procura di Roma.

Noi abbiamo incontrato la presidenza di Acea Ato2 il 13 gennaio, e in quell'occasione abbiamo voluto vederci chiaro e abbiamo chiesto documenti che ci sono stati negati.

Abbiamo intenzione di andare fino in fondo: presenteremo interrogazioni ai ministri competenti e chiederemo un'audizione del presidente dell'Anac Raffaele Cantone in Commissione Ambiente. Lavoreremo alla ricerca della verità e cercheremo di capire qual è il danno, anche economico, che i cittadini romani hanno e stanno pagando a causa della piovra del malaffare che dagli appalti ai soliti amici arriva fin nelle bollette. E che ha divorato il diritto all'acqua.

Da una parte la Mafia s'infiltra nell'acqua romana, dall'altra si usa il pugno duro su chi, perdendo lavoro e anche la casa, non riesce più a pagare le bollette. Su queste persone, vittime della crisi, si inasprisce la politica: neanche il consumo minimo, quello per assicurare la sopravvivenza, si vuole dare loro. E stiamo lottando con le unghie e con i denti per aiutarli.
La rinnovata Giunta capitolina dove guarda mentre Acea ogni giorno stacca l'acqua per morosità a migliaia di famiglie, inquina il nostro territorio e dove starà guardando ora che Acea starebbe arricchendo ditte in odor di mafia?

Dall'altro, gli amici dei potenti hanno le autostrade spianate, vincono gli appalti, si arricchiscono, se cadono in disgrazia poi risorgono, per continuare a mangiare. Pardon, a bere, le nostre vite quotidiane.

Federica Daga
Portavoce M5S alla Camera dei Deputati
Commissione Ambiente
Consiglieri M5S Roma

http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/ambiente/2015/01/cosi-mafiacapitale-si-beve-roma-a-spese-nostre.html

venerdì 16 gennaio 2015

Acea: con una mano stacca l'acqua ai romani, con l'altra fa affari con Mafia e 'Ndrangheta?

Acea: con una mano stacca l'acqua ai romani, con l'altra fa affari con Mafia e 'Ndrangheta?

Dall'inchiesta de l'Espresso di oggi scopriamo che Acea SpA non sembra essere affatto estranea alla bufera giudiziaria che ha investito la Capitale. Appalti milionari sono stati infatti ripetutamente affidati dalla partecipata del Comune di Roma a ditte legate a Mancini e a Monaco, nomi entrambi noti alla Procura di Roma.
Il fatto è reso ancor più grave dalla natura dei servizi che Acea fornisce: servizi essenziali, come l'acqua e, in alcuni territori, la gestione dei rifiuti.
Proprio sull'acqua, vera “miniera d'oro” per Acea e, a quanto si apprende, per le sue ditte appaltanti, emergono una serie di appalti i cui costi sono aumentati in modo esponenziale negli anni, peraltro in alcuni casi senza giungere a conclusione dei lavori. Aumenti dei costi che, ovviamente, vengono scaricati sugli utenti. Anche ACEA ATO2 si è infatti accorta di aver speso più di quanto previsto, e quindi incassato attraverso le nostre bollette. La soluzione? Far pagare questa differenza agli utenti, partendo addirittura dalle somme relative al 2006! Un giochetto che farà entrare nelle casse di Acea circa più di 50 milioni di euro nel solo 2015. Soldi spesi come?
Un evidente danno non solo per le tasche dei cittadini, ma anche per l'ambiente, quando a mancare sono depuratori funzionanti e reti fognarie. Una denuncia che i Comitati per l'acqua fanno da tempo, invocando trasparenza e una presa di posizione netta da parte del Comune di Roma, socio di maggioranza di Acea SpA.
Ma la rinnovata Giunta capitolina dove guarda mentre Acea ogni giorno stacca l'acqua per morosità a migliaia di famiglie, inquina il nostro territorio e dove guarderà ora se Acea arricchisce ditte in odor di mafia? Tanta invece è la fiducia che la Giunta ripone nel CdA di Acea SpA, che intende vendergli anche le sue preziose quote di AceaAto2 SpA, la controllata che gestisce l'acqua a Roma e Provincia.
Proprio mentre emergono chiaramente le conseguenze di una gestione dedita ai profitti privati anzichè alla garanzia del diritto all'acqua, la giunta procede invece verso un'ulteriore privatizzazione, in barba alla volontà popolare espressa dai referendum del 2011, e alla proposta di ripubblicizzazione di Acea Ato2, oggetto di una delibera di iniziativa popolare il cui iter è già avviato.
Nessuno stupore e nessuna ipocrisia legalitaria è accettabile allora nei confronti di quei cittadini che, privati dell'acqua per la sete di profitti di Acea, si rivolgono a Super Mario, l'idraulico eroe che si batte contro i distacchi idrici nella capitale.
Il Sindaco Marino pensa di poter continuare a far finta di non vedere tutto questo?
Le cittadine e i cittadini di Roma, insieme a Super Mario, continueranno ad attivarsi affinché il diritto all'acqua sia garantito a tutte e tutti, neanche una goccia sarà regalata a chi si ostina a negarlo.
I romani hanno già scelto per l'acqua pubblica. Indietro non si torna Sindaco Marino.

Roma, 16 Gennaio 2015

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

Acea-Equitalia: vincono i consumatori!!!

Ottima notizia! Equitalia rinuncia alla riscossione delle morosità dell'Acqua di Acea Ato2 Spa!
I comitati e associazioni deiconsumatori chiedono le dimissioni dei dirigenti Irace e Bossola, entrambi provenienti da Publiacqua Spa, il gestore idrico di Firenze!!!

Acea-Equitalia: vincono i consumatori!

PRIMAPRESS) ROMA - Equitalia ci ripensa e rinuncia alla riscossione delle bollette insolute dell’acqua di Acea Ato 2 (Lazio Centrale/Roma). Il passo indietro è avvenuto nel giorno in cui il TAR del Lazio, a cui si era rivolta l’Associazione CODICI, ha inviato la comunicazione dell'udienza pubblica di discussione del ricorso, fissata al prossimo 11 marzo. Non è un caso nemmeno che la decisione presa dall’ente di riscossione arrivi appena due giorni dopo che il Presidente di Konsumer Italia, Fabrizio Premuti, abbia attaccato duramente il Presidente di Acea Ato 2, Paolo Saccani, incalzandolo proprio sull'affaire Equitalia: «Va trovata una soluzione per il passato – aveva detto Premuti in diretta a “Mi manda Rai Tre”, durante la trasmissione del 13 gennaio –. Torniamo alla diminuzione del flusso e non al distacco, l’acqua è un bene primario: non può essere considerato qualsiasi caso come morosità e poi fare accordi con Equitalia. È una cosa assurda e priva di logica giuridica». L’accordo che ha portato lo scorso dicembre Acea Ato 2 ad aggiudicare la riscossione delle fatture insolute del servizio idrico ad Equitalia era già stato bocciato dalla Corte di Cassazione nel 2011 per l’analoga convenzione stipulata tra il gestore Acqualatina e la Gerit Equitalia. Konsumer Italia ha sempre contestato al gestore di essere un privato e, in quanto tale, di non potersi avvalere della procedura esattoriale come fanno i comuni per i tributi locali e per le multe: «Deve ottenere dal giudice un decreto ingiuntivo per ogni morosità, avvalendosi degli strumenti ordinari di legge» − conclude Premuti. Dello stesso avviso l’Avvocato Laurenzano di Codici: «Nei ricorsi al Tar avanzati dall’Associazione – anche nei confronti di Viveracqua Scarl per la Regione Veneto, di Acque spa per il Basso Valdarno in Toscana, di Acea Ato 5 spa per il Lazio Meridionale − si fa preciso riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 2008. L’emissione dell’ingiunzione fiscale è riservata ai soli enti pubblici, non si può estendere il servizio a società private. Inoltre, la natura stessa della tariffa del SII comporta che la sua riscossione debba avvenire esclusivamente con i mezzi ordinari civilistici». Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale Codici e Luigi Gabriele, Responsabile Affari Istituzionali, rincarano la dose: «Equitalia ha gettato la spugna, ma a questo punto vogliamo che vengano rimossi i responsabili di Acea, nelle persone del Presidente Catia Tomasetti e dell’Amministratore delegato Alberto Irace, fautori di questa stravagante avventura. Nonché del Direttore generale, l’ingegner Andrea Bossola, che nonostante i cambi di giunta resta saldo al vertice della società. Senza dimenticare poi le responsabilità politiche che ricadono tutte in capo al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, che non ha mai mosso un dito per bloccare il bando di aggiudicazione del servizio a un ente di riscossione terzo come Equitalia». (PRIMAPRESS)

http://www.primapress.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=18957:accordo-acea-equitalia-vincono-i-consumatori-l-esattore-di-stato-rinuncia-alla-riscossione-delle-bollette-dopo-le-proteste-di-konsumer-e-i-ricorsi-di-codici-ora-dimissioni

giovedì 15 gennaio 2015

Mafia Capitale: "Su Acea avevamo visto giusto. I conti non tornano"

Anteprima articolo in uscita domani su l'Espresso

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2015/01/15/news/mafia-capitale-gli-appalti-neri-di-acea-1.195242

Mafia Capitale: "Su Acea avevamo visto giusto. I conti non tornano"

Il 13 gennaio il M5S ha incontrato a Roma la presidenza e il Cda di Acea Ato2Spa. Un incontro già chiesto a fine dicembre perchè sono emersi tanti aspetti da chiarire nella gestione della società che gestisce uno dei servizi più importanti: l'acqua.

«Abbiamo chiesto dei documenti che non ci sono stati forniti - dichiara Federica Daga, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente - e ci siamo attivati per monitorare le infrastrutture urgenti per il territorio e manchevoli, come le depurazioni inesistenti e le fognature insufficienti. Abbiamo avviato un coordinamento tra consiglieri comunali, regionali e parlamentari per fare pressing su Acea Ato2 e ci opporremo in tutte le sedi istituzionali contro la scelta scellerata della società di affidare a Equitalia la riscossione delle morosità".
Da questo punto di vista l'inchiesta dell'Espresso, anticipata oggi e in uscita domani, non ci sorprende.
«L'aumento delle tariffe è stato una diretta conseguenza di questi appalti gonfiati e pilotati. Ma siamo solo alla punta dell'iceberg: ed è assurdo che a pagare, in senso anche letterale, siano i cittadini che subiscono i distacchi per morosità. Faremo chiarezza in tutte le sedi».

http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2015/01/mafia-capitale-su-acea-avevamo-visto-giusto-i-conti-non-tornano.html

giovedì 8 gennaio 2015

SFRATTI, M5S: "PD IPOCRITA, REINSERISCA SUBITO IL BLOCCO NEL MILLEPROROGHE"

Avevamo previsto che sarebbe stata una catastrofe per le fasce deboli della popolazione ma a loro piace giocare con i cittadini!
 
Ieri abbiamo lanciato la seguente nota stampa.
 
SFRATTI, M5S: “PD IPOCRITA, REINSERISCA SUBITO IL BLOCCO NEL MILLEPROROGHE”
 
Roma, 7 gennaio 2014 – “Ancora una volta il Pd gioca al poliziotto buono e a quello cattivo. Il governo toglie dal Milleproroghe il blocco degli sfratti e dopo le proteste dei sindaci e dei sindacati degli inquilini oggi il Pd chiede - in pratica a se stesso - di reinserirlo”. Lo dichiarano i deputati del M5S in Commissione Ambiente. “Non c’è altro modo di intervenire contro l’emergenza casa e per disinnescare questa bomba sociale: prorogare il blocco e intervenire sulla manutenzione dell’edilizia popolare per trovare una soluzione strutturale e un vero aiuto per i cosiddetti “morosi incolpevoli”, tutte le famiglie che con la crisi non possono più permettersi un affitto a prezzi di mercato”: sono le parole della deputata M5S Federica Daga.