martedì 29 aprile 2014

Manca il Governo, salta la discussione per le Politiche Abitative

Domani era prevista la discussione, in commissione congiunta Ambiente Finanze, di tre risoluzioni sulle #politicheAbitative, ma il Governo non ci sarà, quindi salta tutto!  

http://www.publicpolicy.it/casa-risoluzioni-pd-m5s-sel-confronto-stop-sfratti-meno-imu-32307.html

Casa, risoluzioni Pd-M5s-Sel a confronto: da stop sfratti a meno Imu

29 aprile 2014
ROMA (Public Policy) - Si va dalla richiesta comune di immettere più risorse nel Fondo per la morosità incolpevole, a quella del Pd di aumentare le detrazioni fiscali per gli inquilini, a quella del M5s di bloccare tutti sfratti, a quella di Sel di ridurre la tassazione sul lavoro per chi rinnova un contratto di affitto a una famiglia con sfratto.

Nella commissione Finanze alla Camera domani verranno esaminate tre risoluzioni (di Pd, M5s e Sel) "per il contrasto al disagio abitativo e per favorire l'accesso all'abitazione". Il nodo di fondo è quello di aiutare soprattutto gli inquilini in difficoltà, attraverso incentivi e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Un tema sempre più attuale, visto anche che al Senato in contemporanea si esamina il dl Casa del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.

Nonostante dei punti in comune, le tre proposte di risoluzione hanno dei punti anche di grande differenza. La commissione dovrà decidere ora quale formula di risoluzione votare.

PD: PIÙ DETRAZIONI PER INQUILINI E PIÙ TASI PER SFITTI La proposta di risoluzione del Pd, a prima firma Chiara Braga, impegna il Governo prima di tutto 'ad avviare un confronto con tutti gli attori istituzionali e sociali delle politiche abitative che consenta di definire nuove misure normative, finanziarie e fiscali di contrasto al disagio abitativo'.

Poi si impegna, tra le altre cose, il governo 'a rafforzare gli strumenti di sostegno all'accesso all'abitazione, in particolare rendendo strutturali ed incrementando su quantità coerenti alle dimensioni della domanda le risorse del Fondo di sostegno alle locazioni e del Fondo per la morosità incolpevole; a rafforzare il comparto dell'affitto, in particolare del canale concordato, attraverso l'immediata convocazione delle organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale, al fine di promuovere una nuova convenzione nazionale; a rivedere il regime fiscale delle locazioni, a partire dall'eliminazione dell'opzione della cedolare secca per i contratti a canone libero e confermandola invece, con aliquota del 15%, soltanto per quelli a canone concordato, destinando le conseguenti maggiori entrate tributarie ad un rafforzamento degli strumenti a sostegno della locazione; a procedere ad una revisione delle detrazioni per gli inquilini a vario titolo (abitativo, studenti, lavoratori fuori sede), attraverso l'equiparazione alle misure previste per il sostegno ai mutui per la prima casa'.

Ancora la risoluzione del Pd impegna il governo 'a prevedere la tracciabilità di tutti i pagamenti dei canoni di locazione; a valutare la possibilità di procedere all'impiego dei depositi cauzionale relativi ai contratti di locazione per alimentare un fondo di rotazione per il finanziamento di alloggi in locazione agevolata e strumenti di sostegno ai conduttori in difficoltà; a prevedere un'applicazione del nuovo sistema di tassazione sugli immobili che preveda una penalizzazione per i proprietari di alloggi sfitti, oltre ad un certo numero, nei comuni ad alta tensione abitativa; a ripartire alle regioni le residue risorse ex-Gescal, attualmente giacenti presso la Cassa depositi e prestiti, e quelle disponibili presso il ministero delle Infrastrutture; ad assumere iniziative dirette a prevedere un trattamento fiscale più coerente ed omogeneo per il settore dell'edilizia residenziale pubblica; a prevedere la destinazione di una quota dei Fondi strutturali europei 2014-2020 per interventi di miglioramento strutturale e di riqualificazione edilizia; a provvedere alla stabilizzazione degli incentivi fiscali per ristrutturazioni e riqualificazione energetica degli edifici, prevedendo l'estensione anche a favore dei soggetti gestori dell'edilizia residenziale pubblica'.

M5S: STOP A TUTTI GLI SFRATTI La proposta del Movimento 5 stelle, a prima firma Federica Daga, impegna invece il governo 'ad assumere iniziative normative per intraprendere o agevolare il processo per il riconoscimento del diritto all'abitare come diritto costituzionale; procedere con il censimento degli immobili vuoti ed inutilizzati su tutto il territorio nazionale; salvaguardare il patrimonio immobiliare pubblico prediligendo politiche orientate al diritto all'abitare; rendere immediatamente disponibili all'abitare anche i beni riferiti al patrimonio immobiliare privato attualmente non utilizzati; disporre la sospensione degli sfratti per finita locazione e per morosità di qualsiasi tipo per almeno un anno e/o fino a quando non venga chiarita la corretta normativa da applicare".

E ancora: "Bloccare gli sfratti da morosità incolpevole, l'aumento degli affitti, i pignoramenti e gli sgomberi, per un anno; incrementare e offrire ad un numero maggiore di cittadini in difficoltà economica l'accesso al fondo nazionale di sostegno per l'accesso alle case in locazione; ricavare studentati utilizzando il patrimonio immobiliare pubblico; realizzare progetti per il riuso delle città secondo politiche volte al consumo di 'suolo zero', nell'ottica di una concreta rigenerazione urbana, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione della cittadinanza nelle scelte di progettazione e pianificazione nonché mediante il meccanismo dell'autorecupero, per evitare di realizzare nuove costruzioni e per risolvere aspetti di degrado ambientale presenti in molte città'.

Infine i 5 stelle chiedono che il governo si impegni per 'restituire ai comuni la gestione degli affitti e delle assegnazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; effettuare una ricognizione dei fondi ex Gescal e di quelli disponibili destinati all'housing sociale, compresi i fondi europei, per finalizzarli ad una programmazione di edilizia sovvenzionata; verificare e promuovere l'effettivo utilizzo della convenzione stipulata in data 20 novembre 2013 tra Associazione bancaria italiana e Cassa depositi e prestiti per l'utilizzo del fondo 'Plafond Casa 2014' costituito da 2 miliardi di euro per la concessione di mutui a tassi agevolati e provvedere a rimuovere gli impedimenti, per lo più dovuti agli istituti bancari, che attualmente ne precludono una reale efficacia; determinare incentivi fiscali, anche legati alle compravendite immobiliari, atti a favorire la locazione degli immobili in comuni considerati ad alta 'tensione abitativa'".

SEL: SCONTI IMU PER CHI AFFITTA A FAMIGLIE CON SFRATTO La proposta di risoluzione di Sel, a prima firma Fabio Lavagno, impegna il Governo, tra l'altro, 'a incrementare le risorse finanziarie a favore del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli; a prevedere una moratoria degli sfratti, a cominciare dalle categorie più disagiate, nonché il blocco degli sfratti per gli alloggi di proprietà degli enti pubblici e privatizzati, in attesa che si proceda al riordino normativo delle dismissioni degli immobili di quest'ultimi; a prendere in considerazione l'azzeramento o perlomeno la riduzione della tassazione sulla seconda casa per i proprietari che rinnovano il contratto alle famiglie con sfratto esecutivo, al cinquanta per cento in meno del canone, finanziando detto trattamento fiscale di favore anche attraverso una aliquota Imu ordinaria raddoppiata per le unità immobiliari a uso residenziale a partire dalla terza abitazione di proprietà da almeno due anni inutilizzata ovvero non locata con contratto scritto e registrato".

E ancora: a modificare la disciplina dell'imposta 'cedolare secca', prevedendone l'abrogazione per i contratti di locazione a canone libero, mantenendola al 10% per i soli contratti a canone concordato, anche al fine di incentivare il ricorso a tale tipologia di contratti, in grado di contribuire a calmierare il mercato delle locazioni, o in subordine ad aumentare dal 21 al 23 per cento la cedolare secca per i soli contratti a canone libero, destinando i conseguenti maggiori introiti stimati in circa 100 milioni di euro l'anno, per l'edilizia residenziale pubblica; ad attivarsi perché vengano convocate le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale, al fine di aggiornare la Convenzione nazionale e consentire il rinnovo degli accordi da definire in sede locale relativamente agli affitti concordati'.

Infine la risoluzione di Sel impegna il governo 'a escludere dal patto di stabilità delle regioni gli investimenti e i contributi dati ai comuni o alle società di edilizia residenziale pubblica per interventi concernenti le politiche abitative; a prevedere che tutti gli immobili pubblici di enti e società partecipate in dismissione, prima di essere messe in vendita attraverso gare, siano offerte ai comuni e alle regioni al prezzo stabilito attraverso i parametri Omi al fine di poterle trasformare in abitazioni pubbliche; a finalizzare una quota importante dei Fondi strutturali 2014-2020 a favore di una politica abitativa che recuperi le forti differenze tra il nostro Paese e gli altri Stati membri, in termini di alloggi popolari e di edilizia residenziale pubblica; a favorire il recupero e il riuso del patrimonio pubblico inutilizzato'. (Public Policy)

VIC

 

giovedì 24 aprile 2014

Piano Casa: un decreto scellerato

Il Piano Casa è un decreto scellerato figlio del renzismo che crea ulteriore disagio.
Il passo seguente è la limitazione degli spazi della democrazia, come il diritto a manifestare, così come dichiarato dal Ministro degli Interni. Dalla Val di Susa all'emergenza abitativa, l'unica risposta dei Governi è stata la repressione!
I bisogni dei cittadini non possono essere distorti e ridotti a problemi di ordine pubblico.
Lo Stato ha il dovere di garantire a tutte le persone una vita dignitosa!
Il Piano Casa promette disperazione e guerra tra poveri, garantisce introiti alle cooperative edili e ai costruttori. Nessuna risoluzione dell'emergenza abitativa ormai incancrenita e in continuo aumento a causa della crisi e delle politiche di austerità adottate dall'ebetino.

DeLiberiamo Roma: dal 25 aprile firma le 4 delibere di iniziativa popolare per un altro modello di città.


DeLiberiamo Roma: 4 delibere di iniziativa popolare per un altro modello di città.
Si firmerà per: la ripubblicizzazione dell'acqua dando effettiva realizzazione al referendum da anni contraddetto, il recupero e l’utilizzo a fini sociali del patrimonio pubblico e privato abbandonato, la finanzia sociale e la difesa e valorizzazione della scuola pubblica. Un percorso di delibere di iniziativa popolare per ridisegnare la città. 

Aderisco e firmo :)
www.deliberiamoroma.org

deLiberiamo Roma
4 delibere per un altro modello di città

Quattro delibere di iniziativa popolare promosse da associazioni, comitati e spazi sociali per costruire una città migliore. Acqua bene comune, uso sociale del patrimonio immobiliare abbandonato, scuola pubblica e finanza sociale per liberare Roma dalla crisi.


Martedì 22 aprile alle 15,30 in Campidoglio una nuova idea di città e di come amministrarla prende concretamente forma. Comitati, associazioni, spazi sociali e forze politiche si mettono in rete, costituendo il Comitato promotore per la presentazione di quattro delibere di iniziativa popolare.
Quattro proposte, nate dal basso, frutto dell'attivazione e della partecipazione dei cittadini, indicano una riposta collettiva alla crisi. Quattro i temi affrontati: la ripubblicizzazione dell'acqua dando effettiva realizzazione al referendum da anni contraddetto, il recupero e l’utilizzo a fini sociali del patrimonio pubblico e privato abbandonato, la finanzia sociale e la difesa e valorizzazione della scuola pubblica.
La connessione tra queste delibere disegna un diverso modello di città, che ha come priorità la drammaticità delle condizioni sociali provocate dalla gestione iniqua della crisi, e apre a una prospettiva politica alternativa a quella della Giunta Marino, del Salva Roma, dell’austerità e della privatizzazione.
La presentazione alla stampa della campagna cittadina che prende il nome di “DeLiberiamoRoma” avverrà martedì 22 aprile alle ore 11 durante la Conferenza Stampa che si terrà presso il Teatro Valle Occupato, Via del Teatro Valle 21, Roma.
L’avvio dei banchetti e della raccolta delle firme per la presentazione delle delibere inizierà simbolicamente il 25 aprile, giorno della liberazione d’Italia dal regime fascista, in mattinata durante il corteo dell’Anpi e in altre iniziative.
Nello specifico le delibere chiedono:
  • la ripubblicizzazione di ACEA ATO 2 S.p.A., l'azienda che gestisce il servizio idrico nella Provincia di Roma;
  • il riutilizzo a fini sociali del patrimonio abbandonato pubblico e privato, il blocco delle vendite immobiliari e delle speculazioni edilizie già programmate o in via di programmazione dall’amministrazione;
  • la modifica del Patto di Stabilità interno e l’introduzione di altre misure di finanza pubblica e sociale che contrastino gli effetti che la crisi economico-finanziaria provoca nella popolazione;
  • il rispetto del diritto allo studio, il potenziamento delle risorse per le scuole pubbliche e la chiusura dei finanziamenti alle scuole private.
Maggiori info e testi integrali delle delibere sul sito www.deliberiamoroma.org

martedì 15 aprile 2014

Firmiamo contro la vendita di Poste Italiane!

Campagna promossa dal Forum per una Nuova Finanza Pubblica e Sociale.
 
Il governo italiano sta procedendo alla privatizzazione del 40% di Poste Italiane. 
La motivazione addotta - ridurre il debito pubblico - è semplicemente ridicola: la vendita del 40% di Poste Italiane frutterebbe 4 miliardi di incasso, andrebbe quindi a ridurre il debito pubblico dagli attuali 2.089 a 2.085 miliardi di euro. 

In realtà, la privatizzazione ha solo lo scopo di regalare un servizio pubblico redditizio (1 miliardo di utile/anno) ai grandi interessi speculativi e finanziari. 
Le conseguenze di questo processo sono facilmente intuibili: lo smantellamento della funzione di servizio pubblico universale di Poste Italiane, la riduzione del personale, la progressiva chiusura degli sportelli periferici, l'ulteriore riduzione della qualità del servizio, l'aumento delle tariffe
Non si può privatizzare un servizio pubblico senza chiedere cosa ne pensano i lavoratori e i cittadini utenti. Noi siamo contrari alla privatizzazione di Poste Italiane e siamo per la difesa e la riqualificazione di questo fondamentale servizio pubblico universale.

http://www.change.org/it/petizioni/poste-un-servizio-e-un-diritto-da-garantire-ai-cittadini-il-governo-receda-dalla-privatizzazione

mercoledì 9 aprile 2014

IL NUOVO CHE AVANZA? LE SOLITE PRIVATIZZAZIONI

Comunicato Stampa - Forum Acqua

IL NUOVO CHE AVANZA? LE SOLITE PRIVATIZZAZIONI

27 milioni di italiani hanno già espresso il loro dissenso attraverso i referendum del 2011

La ricetta del governo Renzi non cambia nulla e mette in calendario una nuova stagione di privatizzazioni, con il mirabolante obiettivo di incassare 15 miliardi l’anno nei prossimi tre anni. L’attenzione, oltre che sulle grandi aziende partecipate dallo Stato, sarà ancora una volta puntata sui servizi pubblici locali.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sottolinea come gli esiti referendari siano di fatto disattesi e addirittura contraddetti. 27 milioni di italiane e italiani hanno votato per la gestione pubblica e partecipativa dell'acqua nel 2011, per dire no alla privatizzazione dei servizi pubblici locali e ad oggi nessun Governo ha tradotto in pratica il voto democratico dei cittadini.

E mentre Confindustria annuncia un prossimo progetto di riforma organica dei servizi pubblici locali, i grandi manager finanziari sono pronti a mettersi al lavoro: da Gamberale, amministratore delegato di F2i, che dichiara : “Le privatizzazioni degli asset locali possono rispondere anche alla nuova ondata di interesse da parte degli investitori stranieri in Italia”; al presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Bassanini, che dichiara: “Attraverso il fondo strategico siamo disponibili a sostenere con equity il processo di consolidamento delle utility locali”.

Una convergenza delle elites politico-finanziarie con un unico obiettivo: chiudere i conti con la vittoria referendaria sull’acqua e consegnare i beni comuni e i servizi pubblici locali agli interessi dei gruppi finanziari privati.

Se questo è il nuovo che avanza, non c’è molto da aggiungere.

Ancora una volta, in tutto il Paese e in ogni territorio, il movimento per l’acqua saprà produrre resistenza sociale a questi tentativi fino alla completa affermazione di quanto deciso dalla maggioranza assoluta del popolo italiano: fuori l’acqua dal mercato, fuori i profitti dall’acqua.

Roma, 9 Aprile 2014.
 
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Contro Precarietà e Austerity

"VOLEVAMO FARE CONFERENZA STAMPA MA DIFFICILE INTERLOCUZIONE".
(DIRE) Roma, 8 apr. - I Movimenti per il diritto all'abitare, contro la precarieta' e l'austerity questa mattina sono entrati nella sede dei gruppi consiliari del Comune in via delle Vergini con l'obiettivo di tenere una conferenza stampa sugli sgomberi avvenuti nella giornata di ieri. Lo comunica una nota diramata dai Movimenti. L'iniziativa "si era decisa per denunciare la gestione repressiva delle forze dell'ordine che oltre a mettere uomini e donne per la strada aveva avuto caratteristiche coercitive forti, soprattutto nei confronti degli studenti e delle studentesse. Le dichiarazioni del capogruppo del Pd Francesco D'Ausilio, che attaccando le occupazioni preferisce chiudere gli occhi davanti ad un'emergenza abitativa galoppante, resa ancor piu' incontrollata dalle nuove disposizioni previste dall'articolo 5 del decreto Lupi, denominato in modo fuorviante 'piano casa', dovevano essere oggetto della conferenza stampa che purtroppo non si e' mai svolta. L'atteggiamento del gruppo Pd che ha deciso di barricarsi all'interno delle proprie stanze non ha sicuramente favorito la gia' difficile interlocuzione. Un modo di agire che non ha tenuto conto della rabbia accumulata nella giornata di ieri e della mediazione messa in campo dagli uscieri in servizio a via delle Vergini". I Movimenti intendono ribadire "la necessita' di interventi urgenti per affrontare precarieta' diffusa ed emergenza abitativa e denunciano le politiche di austerity messe in campo dal governo, dalle amministrazioni locali, ricattate dagli obblighi di bilancio, e sostenute dagli apparati repressivi che vengono predisposti contro le legittime occupazioni di studenti, precari e senza casa. Per piu' di un'ora siamo rimasti chiusi tra due cordoni di celere, subendo un'identificazione indiscriminata tra gli occhi attoniti di turisti e passanti che sono rimasti a filmare basiti la scena surreale". "La manifestazione di sabato- prosegue il comunicato- che doveva essere illustrata con la conferenza stampa vuole porre sotto assedio le risorse e le responsabilita' del governo Renzi ostaggio dei diktat dell'Ue. Non tenere conto del forte disagio dentro la crisi che viviamo ogni giorno e pensare di ridurre tutto ad una questione di ordine pubblico, rappresenta una scelta che non vuole prendere in considerazione la crescente rabbia con caratteristiche decisamente irrapresentabili. Addossare ai Movimenti responsabilita' pesanti e additarli per poi chiederne la criminalizzazione e' un modo decisamente poco responsabile, dentro una situazione dove le condizioni di vita di ognuno generano tensioni anche incontrollabili; tensioni che stamattina non hanno comunque dato luogo ad alcuna violenza nei confronti delle persone che si trovavano negli uffici che sono stati occupati". (Com/Rel/ Dire) 16:48 08-04-14 NNNN

lunedì 7 aprile 2014

Cassa Depositi e Prestiti in streaming

Seguiteci in streaming su
http://webtv.camera.it/eventi
Si parla di Cassa Depositi e Prestiti e di come viene utilizzato il risparmio postale dei cittadini.

Intervengono:
Marco Bersani - Attac Italia e forum per una nuova finanza pubblica e sociale
Antonio Tricarico - Re:Common
Mario Nuzzo - componente Cda della Cassa Depositi e Prestiti
Francesco Boccia - Presidente Commissione Bilancio della Camera
Giulio Marcon - Commissione Bilancio della Camera
Ferdinando Aiello - Commissione bicamerale di Vigilanza della Cassa Depositi e Prestiti

venerdì 4 aprile 2014

Il Governo ha di fatto commissariato Roma Capitale

#SalvaRoma 
Il governo ha di fatto commissariato Roma Capitale. 
Boccia la ripubblicizzazione dell'acqua che darebbe un servizio migliore, garantirebbe partecipazione ai cittadini alla sua gestione e trasparenza nell'uso dei soldi pubblici guardando al servizio al cittadino e non al profitto rispettanto così la volontà popolare dei referendum 2011. 
Boccia la raccolta differenziata porta a porta, come invece già ordinato dal Prefetto. 
Boccia l'uso del patrimonio immobiliare per risolvere l'emergenza abitativa, boccia la rescissione dei contratti di affitto per i locali privati usati dal Comune, boccia il taglio alle consulenze esterne, boccia il taglio alle esternalizzazioni, boccia la razionalizzazione dei manager nelle partecipate. 
Promuove invece la vendita dei gioielli di famiglia, promuove i licenziamenti e la dismissione delle società partecipate con possibile creazione di mega holding, promuove la liberalizzazione, quindi privatizzazione, e messa sul mercato del trasporto pubblico e della gestione dei rifiuti, mantiene l'acqua privata per la gioia di Caltagirone, promuove il controllo della "troika" Min.economia Min.interno e Camere sul comune. 
Chi ha gestito le casse comunali di Roma nelle ere rutelliane e veltroniane, oggi detta legge in Parlamento per "salvarne" le sorti.
Il governo strozza i comuni con una normativa frutto di un sistema economico fallimentare, quello che ci ha portato alla crisi e all'attuale entità del debito pubblico (odioso e illegittimo?), portandoli così al dissesto e obbligandoli a vendere e privatizzare tutto come fosse l'unica soluzione possibile. Niente di più falso. 

Intanto a rimetterci sono i cittadini, abbandonati nelle periferie, che non vivono le loro città ma le sopravvivono, che ne sopportano il mal funzionamento pagando caro quei servizi essenziali ai quali hanno pieno diritto, dove vige purtroppo la logica del profitto e della speculazione. 
Vogliamo continuare a lavorare per un nuovo modello di città per il benessere di tutti i cittadini.

ps: lunedì inizia la discussione generale del decreto "finanza locale" che comprende l'art.16 "misure per Roma Capitale". Da martedì voti in aula per eventuali emendamenti. La discussione proseguirà al Senato dove si giocherà la vera partita sulle sorti di Roma e del resto del Paese.