lunedì 31 marzo 2014

Scegli i tuoi candidati alle elezioni per il Parlamento europeo

Oggi sul portale si scelgono i possibili candidati per le Europee del 25 maggio.
Cercate il vostro candidato/a ideale, leggetene il CV e guardate il video.
Fate una buona scelta :)


Caro iscritto al MoVimento 5 Stelle,

oggi dalle 10 alle 21 si procederà al primo turno delle elezioni
per determinare i candidati nelle liste per il Parlamento europeo
del MoVimento 5 Stelle.

E' possibile scegliere fino a tre candidati tra coloro che si sono
proposti nella tua regione.

Vota i candidati su:
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/

Lo Staff di Beppe Grillo

domenica 30 marzo 2014

Verso la svolta autoritaria - riforme costituzionali

Di seguito l'appello "Verso una svolta autoritaria" alla quale intendo aderire.
Il berlusconiano Renzi tenta di attuare il vecchio programma piduista, il renziano Berlusconi continua a sopravvivere grazie al primo.
Sparissero!

L'appello:

Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n.1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al Presidente del Consiglio poteri padronali.
Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti)  a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato.
Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.


Primi firmatari:
Nadia Urbinati
Gustavo Zagrebelsky
Sandra Bonsanti
Stefano Rodotà
Lorenza Carlassare
Alessandro Pace
Roberta De Monticelli
Salvatore Settis
Rosetta Loy
Corrado Stajano
Giovanna Borgese
Alberto Vannucci
Elisabetta Rubini
Gaetano Azzariti
Costanza Firrao
Alessandro Bruni
Simona Peverelli
Sergio Materia
Nando dalla Chiesa
Adriano Prosperi
Fabio Evangelisti
Barbara Spinelli
Paul Ginsborg
Maurizio Landini
Marco Revelli

Fonte:
http://www.libertaegiustizia.it/2014/03/27/verso-la-svolta-autoritaria/

Felicissima dell'adesione, riportata dal blog, di Grillo e Casaleggio :)
http://www.beppegrillo.it/2014/03/la_svolta_autor.html

venerdì 21 marzo 2014

22 marzo dalle 9:30 - Osservatorio Popolare sull'Acqua e i Beni Comuni

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua
22 marzo 2014

La Fondazione Basso promuove l’iniziativa
La Democrazia dell’Acqua e dei Beni Comuni

ore 9.30 – 11.00

Presentazione dell’Osservatorio popolare sull’acqua e i beni comuni

Intervengono
Luigi Ferrajoli, L’acqua bene comune
Federica Rosin, Geografia del servizio idrico in Italia
Marco Bersani, L’Osservatorio popolare sull’acqua e i beni comuni

Coordina
Catia Papa

ore 11.30 – 13.30

Tavola rotonda: Il referendum tradito

Introduce e coordina
Stefano Rodotà

Partecipano
Paolo Carsetti, Federica Daga, Luigi Ferrajoli, Serena Pellegrino


In collaborazione con
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, Arci, A Sud, Ass. Yaku,  
 Attac Italia, Glam-Fcei


Sala conferenze Fondazione Basso
via della Dogana Vecchia 5 - Roma

FORUM ACQUA: Depositata la legge nazionale per l'acqua pubblica e partecipata

Immagine in linea 1

COMUNICATO STAMPA

Depositata la legge nazionale per l'acqua pubblica e partecipata
Una legge in attuazione dei referendum 2011
 
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è lieto di poter comunicare che ieri, giovedì 20 Marzo, è stato depositato, presso la Camera dei Deputati, il testo aggiornato della legge di iniziativa popolare, presentato nel 2007, "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico". Tale fatto assume un valore aggiunto e una grande valenza politica poichè avviene, sostanzialmente, in occasione della Giornata Mondiale per l'Acqua (22 Marzo 2014).

Infatti, all'inizio dell'attuale legislatura, ci siamo adoperati affinchè nascesse l'intergruppo parlamentare "Acqua Bene Comune" che si ponesse come obiettivo prioritario la condivisione di quel testo e poterlo ripresentare alla discussione parlamentare.

Il testo della proposta di legge è stato depositato attraverso la sottoscrizione di decine di parlamentari afferenti a diverse forze politiche (Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Democratico) in armonia con lo spirito che ha portato alla costituzione dell'intergruppo Acqua Bene Comune, al quale hanno aderito più di 200 parlamentari.

La presente proposta di legge risponde, quindi, all'urgenza di dotare il nostro paese di un quadro legislativo unitario rispetto al governo delle risorse idriche come bene comune, introducendo modelli di gestione pubblica e partecipata del servizio idrico,procedendo da subito alla ripubblicizzazione dello stesso.

Tale testo, dunque, scaturisce dalla necessità di un cambiamento normativo nazionale e risulta essere la reale e concreta attuazione dell'esito referendario, che segni una svolta radicale rispetto alle politiche, che hanno fatto dell'acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione.

Chiediamo quindi che il Parlamento avvii da subito la discussione di questa legge proprio nel rispetto della volontà popolare chiaramente espressa dalla maggioranza assoluta del popolo italiano con i referendum del 2011, perchè ancora una volta si scrive acqua ma si legge democrazia.

Roma, 21 Marzo 2014.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua


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Ufficio Stampa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
e-mail: ufficiostampa@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org - www.obbedienzacivile.it

lunedì 17 marzo 2014

Acqua Pubblica nel Lazio, grazie ai cittadini.

Una giornata storica nel rispetto dei referendum sull'Acqua.
 
Oggi il Consiglio Regionale ha approvato la Legge popolare sulla gestione pubblica del servizio idrico.
Un testo presentato dai cittadini del Coordinamento Acqua Pubblica Lazio e da 40 Comuni della Regione, utilizzando lo strumento del referendum propositivo previsto dallo Statuto.
La voce dei cittadini entra nel Governo Regionale, dopo un anno di pressioni da parte di quei comitati che, dopo aver vinto il referendum del 2011, oggi VINCONO DI NUOVO! 

Gestione dell'Acqua: Pubblica e Partecipativa!

La Legge 31 recepisce in pieno la volontà popolare dei referendum del 2011.
Un risultato straordinario raggiunto grazie alla presenza costante dei comitati e dei Sindaci nelle due giornate di Consiglio Regionale dedicate alla discussione della legge, che ha contribuito a bloccare ostruzionismi vari e volontà di modificare i principi fondanti del testo.
Il Lazio diventa così volano e stimolo per l'approvazione di leggi popolari in tutte le altre regioni.

Unica nota dolente, la maggioranza non ha avuto il coraggio di garantire ai comuni in gestione provvisoria o sotto commissariamento la libertà di gestire in autonomia il servizio idrico invece di obbligarli a passare al gestore dell'ATO di zona.

Il testo finale definisce che l'acqua non è una merce e va gestita senza finalità di lucro, crea un fondo per favorire la ripubblicizzazione del servizio idrico, restituisce un ruolo centrale agli Enti Locali, ridefinisce gli ambiti territoriali ottimali (ATO) in base ai bacini idrografici, permette ai comuni di organizzarsi in consorzi e affidare l'acqua anche ad enti di diritto pubblico, rende partecipe la cittadinanza nella gestione dell'acqua.

Se il Governo nazionale minaccia privatizzazioni, le cittadine e i cittadini promettono che non faranno un passo indietro sul diritto all'Acqua.

L'Acqua non si vende, l'Acqua si difende!

Lazio: vincono l'acqua pubblica e la partecipazione

INVITO CONFERENZA STAMPA

Approvata la prima legge in Italia per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua, presentata da cittadini e comuni. 
 
Martedì 18 marzo, ore 11.30 presso la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Via S.Ambrogio, 4 Roma (II piano)

Interverranno rappresentanti del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio e dei Comuni promotori della proposta di legge.

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COMUNICATO STAMPA

Lazio: vincono l’acqua pubblica e la partecipazione

Dopo la straordinaria vittoria referendaria di giugno 2011, dopo un percorso durato due anni che ha intrecciato le esperienze dei comitati e di numerosi comuni del Lazio, dopo 12 mesi di pressioni sul Governo Regionale, oggi, 17 marzo, finalmente, è stata approvata all’unanimità la proposta di Legge popolare n°31, per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nella Regione Lazio.

Una legge che recepisce i risultati referendari, a partire dalla definizione di servizio idrico come servizio di interesse generale da gestire senza finalità di lucro, fino al fondo stanziato per incoraggiare la ripubblicizzazione delle gestioni in essere. Una legge che rimette al centro finalmente gli enti locali, delineando gli ambiti territoriali ottimali sulla base dei bacini idrografici e dando la possibilità ai comuni di organizzarsi in consorzi e di affidare il servizio anche ad enti di diritto pubblico, tutelando al contempo la partecipazione delle comunità locali nella gestione di questo bene fondamentale, anche rispetto alle generazioni future.
 
Una discussione in Aula Consiliare niente affatto semplice che, in prima seduta ,  si è protratta fino a tarda notte, per essere poi aggiornata a questa mattina.  Decisiva è stata la costante presenza di rappresentanti dei comitati e degli enti locali che hanno contribuito a sventare i tentativi di ostruzionismo e di modifica dei principi cardine della legge.
 
Una pressione dal basso che assolutamente non dovrà attenuarsi nei prossimi mesi, quando a livello regionale dovranno essere elaborati atti legislativi fondamentali , quali la legge sugli ambiti di bacino idrografico e la nuova convenzione di cooperazione tipo. Saranno queste infatti le prossime occasioni per applicare concretamente i principi contenuti nella legge approvata oggi e di  valorizzare gli spazi di partecipazione da questa aperti.  Nel frattempo ci si aspetta che, coerentemente alla legge approvata, venga salvaguardata la libertà di quei comuni del Lazio che rischiano il passaggio forzato al gestore dell’ATO di riferimento pur volendo gestire il servizio in autonomia. Unico neo della discussione odierna è stato, infatti, il poco coraggio della maggioranza nell’affermare con chiarezza tale principio.

Oggi quindi si festeggia  insieme a tutti gli altri comitati che, in altrettante regioni, stanno lavorando per l'approvazione di testi di legge analoghi.
 
L'auspicio è che, a partire dal Lazio, si inneschi finalmente una reazione a catena che veda i governi regionali rispettare la volontà dei cittadini e il diritto all'acqua, proprio in un momento in cui questo viene nuovamente minacciato dal vento privatizzatore che soffia dal governo.
 
Per approfondire i contenuti della legge e le prospettive da questa aperte invitiamo la stampa e i cittadini ad una conferenza stampa domani, 18 marzo, alle ore 11.30 presso la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, al secondo piano in via S.Ambrogio, 4 a Roma.

Coordinamento Regionale Acqua Pubblica

martedì 11 marzo 2014

#AcquaPubblica Fiato sul collo in Consiglio Regionale Lazio - ATTIVATI



Invito a dare diffusione all'azione di pressione, proposta dal Coordinamento Acqua Pubblica Lazio, anche sui social network.
 
Guarda e diffondi l'evento facebook 
 
Dopo la vittoria referendaria di giugno 2011, quando 2 milioni e mezzo di elettori del Lazio hanno votato per l'acqua pubblica, una rete di realtà regionali ha proposto una legge di iniziativa popolare, tramite il meccanismo del referendum propositivo, per attuare i risultati referendari e scongiurare le volontà privatizzatrici dell'allora giunta Polverini.
Quel testo, sostenuto dalle firme di 40.000 elettori della Regione e dal voto di 40 Consigli Comunali, sarà in discussione in assemblea regionale il prossimo 12 marzo. La discussione sarà un momento cruciale, poichè il rischio è che il testo venga emendato con l'intento di snaturarne i principi fondamentali.
Per questo proponiamo di attivarsi a partire da oggi, martedì 11 marzo, con una mail indirizzata ai consiglieri regionali, per spingerli a votare il testo originale, rispettando così la volontà popolare.


Di seguito il testo che si propone d'inviare e, in allegato, l'elenco mail dei consiglieri regionali.

Oggetto: Sull'acqua non si scherza: votare sì alla proposta di legge n°31

"Gentile Consigliere,
il giorno 12/03/2014 in occasione del Consiglio regionale che avrà all'ordine del giorno l'esame della legge di iniziativa popolare n. 31 recante disposizioni sulla tutela e la gestione pubblica delle acque, Le chiedo di muoversi nella stessa direzione dei cittadini e degli Enti Locali che hanno promosso la legge e chiesto la revoca della DGR n.40.
Quindi Le chiedo di adoperarsi affinché la Regione Lazio dia finalmente seguito alla volontà popolare approvando una legge sulla gestione pubblica e partecipata dell'acqua integra dei principi espressi nella proposta di legge n.31.
Resta inteso che qualsiasi deviazione da tali principi (attraverso emendamenti o in qualsiasi altra forma) costituirà un tradimento della volontà popolare, espressa dai cittadini e dagli Enti Locali promotori della suddetta proposta, e già a suo tempo manifestata attraverso il referendum del 2011, contro il quale i cittadini non potranno che ricorrere allo strumento referendario, come previsto dallo statuto regionale.
Firma

Documenti di approfondimento
Comunicato stampa del Coordinamento Regionale Acqua Lazio


LISTA MAIL CONSIGLIERI REGIONALI
In fondo a questo link http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_content&view=article&id=2590:manda-una-mail-ai-consiglieri-del-lazio-per-dire-si-allacqua-pubblica&catid=147&Itemid=80 trovate la lista delle mail dei consiglieri regionali del Lazio.

venerdì 7 marzo 2014

Decreto Salva Roma: arriva la troika anche nella capitale

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Comunicato stampa

Decreto Salva Roma: arriva la troika anche nella capitale


Solo ieri è stato pubblicato il testo del cosiddetto decreto "Salva Roma". Ci sono voluti diversi giorni prima che venisse alla luce visto che era stato licenziato nel Consiglio dei Ministri del 28 febbraio scorso. Un lungo travaglio che, però, non è servito per migliorarne il contenuto.

Anzi, rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi si tratta di un provvedimento che segnala un deciso cambio di fase nelle politiche governative.
Oltre alle pericolose indicazioni volte a favorire le privatizzazioni, i licenziamenti e la dismissione del patrimonio, si definisce un meccanismo del tutto nuovo nel rapporto tra Governo e Enti Locali, che rischia di creare un allarmante precedente a livello nazionale.


Il comma 4 dell'art. 16, infatti, prevede un vero e proprio commissariamento dell'Amministrazione Capitolina le cui scelte dovranno essere sottoposte ad una versione tutta italiana della "troika": Presidenza del Consiglio, Ministero dell'Interno, Ministero dell'Economia. Il piano triennale di rientro dal debito del Comune di Roma sarà, di fatto, approvato da queste tre istituzioni e Roma sarà solo "sentita" senza avere sostanzialmente voce in capitolo.
Si tratta di gravissima lesione e compressione dell'autonomia degli Enti Locali, si tratta di un attacco frontale ai diritti delle cittadine e dei cittadini, si tratta di un attacco frontale ai beni comuni. Inoltre questo decreto rende sistemico l'attacco agli enti locali e si pone come ultimo obiettivo la scomparsa della funzione pubblica e sociale dell’ente locale, come sin qui lo abbiamo conosciuto, trasformandone il ruolo da erogatore di servizi per la collettività a facilitatore dell’espansione della sfera di influenza dei capitali finanziari e da garante dell’interesse collettivo a sentinella del controllo sociale delle comunità.

Come Coordinamento Romano Acqua Pubblica e insieme a tutto il moviemnto per l'acqua non intendiamo lasciare in mano alle solite lobbies economico-finanziarie ciò che appartiene a tutt* e ci mobiliteremo per scongiurare tutto ciò rilanciando un nuovo modello di città che guardi alla riappropriazione dei beni comuni, alla realizzazione del welfare locale, contro le privatizzazioni e per una gestione partecipativa dei servizi pubblici locali.

Per tutte queste ragioni invitiamo le cittadine e i cittadini che si battono per la tutela dei beni comuni e per un nuovo modello di città contro le politiche di austerity, a partecipare alla mobiltazione al Campidoglio che, insieme a tante altre realtà sociali, si sta organizzando in occasione del consiglio comunale straordinario sul decreto "Salva Roma" previsto per il 13 marzo, per esigere un confronto aperto sulle decisioni che interessano il destino di Roma.


Roma, 07 Marzo 2014. 
 
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

mercoledì 5 marzo 2014

CRAP: Sventato il colpo di mano di ACEA sugli aumenti in bolletta.

Sventato il colpo di mano di ACEA sugli aumenti in bolletta.
Approvata la tariffa 2012-2013 per l'ATO 2



Oggi la Conferenza dei Sindaci dell'ATO 2 del Lazio ha approvato a maggioranza la tariffa 2012-2013 proposta dalla Segreteria Tecnico Operativa. Si pone così un deciso stop al tentativo di ACEA di imporre aumenti salati alle bollette dei cittadini della Provincia di Roma.

I Sindaci hanno duramente denunciato l'ennesima assenza dei rappresentanti di ACEA ATO 2 in quello che è l'ambito decisionale sovrano per la gestione del servizio idrico, evidenziando come l'azienda dimostri, ancora una volta, di volersi sottrarre al confronto su temi scottanti quali gli investimenti e la realizzazione delle opere programmate. A riguardo è stato richiesto l'avvio dei lavori del tavolo congiunto tra Enti Locali, gestore e ATO per verificare l'attuazione del piano degli investimenti. A tale tavolo è stato richiesto che vengano coinvolti anche i comitati per l'acqua attivi sul territorio.

E' stato ribadito come il metodo tariffario proposto dall'AEEG sia sub iudice da parte del TAR Lombardia poiché viola palesemente gli esiti referendari reintroducendo di fatto i profitti garantiti per il gestore abrogati dalla volontà popolare e che quindi sarebbe opportuno attendere la sentenza onde evitare di approvare atti illegittimi.
Su tutto ciò ha pesato come un macigno il ricatto messo in campo da ACEA ATO 2 che, pur non presentandosi alla Conferenza, ha avanzato all'Authority una proposta di tariffa che prevedeva aumenti insostenibili soprattutto in un momento di forte crisi economica.

I Sindaci, alla fine di un dibattito articolato, hanno approvato la tariffa 2012-2013 ma, con l'emendamento proposto dal Comune di Roma che ha trovato il consenso di numerosi comuni tra cui Fiano, Lariano, Cerveteri, approvando il Piano Economico Tariffario ai soli fini della tariffa degli ultimi due anni, e inviando ad ACEA ATO 2 un messaggio chiaro sul fatto che non si accettano ricatti e devono essere verificati gli investimenti effettivamente realizzati.

Come Coordinamento Romano Acqua Pubblica sottolineiamo che quanto avvenuto oggi è significativo, ossia gli Enti Locali hanno inteso ribadire il loro legittimo ruolo decisionale nella gestione del bene acqua. Ora deve necessariamente prendere avvio una nuova fase in cui si faccia definitivamente luce sulle inadempienze e inefficienze di ACEA ATO2, a partire dai mancati investimenti. Infatti, è evidente che la tariffa prevede comunque degli aumenti che, seppur minimi, sarebbe stato opportuno non addebitare ancora una volta sulle spalle dei cittadini.

Roma, 05 Marzo 2013.

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

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Per approfondimenti:
http://craproma.blogspot.it/

martedì 4 marzo 2014

Tariffa idrica: conferenza dei sindaci Roma e provincia.

Stamattina è stata convocata la Conferenza dei Sindaci di Roma e provincia (Ato 2 Lazio) per discutere dell'unico punto all'Odg: approvazione tariffa idrica 2012/2013, piano finanziario dal 2012 al 2032 e nuova tariffa idrica legata al piano finanziario dal 2014 al 2032. 
 
Interviene per primo l'Assessore Masini per Roma Capitale: chiede si deliberi unicamente sull'aumento della tariffa transitoria proposta dalla STO (Segreteria Tecnica Operativa) dell'Ato2 per il periodo 2012/2013.

Interventi: i Sindaci chiedono che la conferenza torni a decidere su come gestire il servizio idrico e smetta di ratificare atti. Chiede oculatezza nella gestione dei fondi usati da Acea Ato2 Spa a partire dal trattamento economico dei dirigenti, dalle auto blu utilizzate anche dall'ultimo dei dirigenti, dal controllo dei lavori effettuati alle linee idriche per i quali i cittadini hanno già pagato in bolletta su base preventiva, che magicamente aumentano di 3 volte. 
Si lamenta anche l'assenza di rappresentanti di Acea Ato2 Spa.
I Sindaci della provincia sottolineano che le famiglie non possono sopportare ulteriori aumenti in bolletta e, alcuni, sottolineano che la tariffa in approvazione subirà modifiche una volta uscita la sentenza del TAR della Lombardia a fronte del ricorso proposto dal Forum Acqua.

Votazione: approvata la proposta di Roma Capitale con due Sindaci contrari.
Gli aumenti sono quantificati in 2,52% per il 2012 e del 1,81% per il 2013 sulla base della tariffa vigente nel 2011.

Non viene votata la parte relativa alla proposta di tariffa transitoria di Acea Ato2 Spa né la parte relativa alla tariffa definitiva e al piano finanziario del periodo 2014/2032.

Facciamo fiato sul collo sui Sindaci di Roma e provincia chiamati a bocciare definitivamente

gli aumenti tariffari proposti da Acea che, tra l'altro, nel 2012-2013, si è auto-scontata 140, sì centoquaranta!, milioni di euro rispetto agli investimenti pianificati e sui quali però ha ovviamente percepito lo stesso il profitto in bolletta, nonostante la volontà espressa dai romani nei referendum del 2011, e distribuito utili per decine di milioni di euro.



 

La politica si fa fuori dai Palazzi

In questi giorni mi sento stanca, ho la linfa vitale ai minimi storici.

Vedere dal vivo e toccare con mano come le Istituzioni non intendono dare risposte alle necessità primarie delle persone, come stanno andando palesemente contro ai referendum sull'acqua, come stanno schiacciando la democrazia, mi fa star male.

Ringrazio che fuori dal Palazzo ci siano movimenti cittadini, comitati e coordinamenti internazionali che continuano a fare politica, quella buona, quella sana, quella che non cerca compromessi né è disposta a mediare per raggiungere degli obiettivi, che si battono per il diritto ad una vera democrazia, per il diritto alla partecipazione alle decisioni che li riguardano, per il rispetto della volontà popolare.

In questi contesti mi sento bene, nel mio mondo, qui so di trovare persone che camminano nella mia stessa direzione, riesco a rigenerarmi e a ritrovare le forze per dare battaglia al nemico comune.

Non basta entrare nelle Istituzioni in questo momento storico per portare il Cambiamento, è necessaria la presenza dei movimenti cittadini per spingere le Istituzioni sorde e cieche ad agire per il bene collettivo.
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi Vinci!