Visualizzazione post con etichetta camera. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta camera. Mostra tutti i post

mercoledì 13 maggio 2015

Acqua sempre più privatizzata

In questo momento si trattano due provvedimenti alla Camera che riguardano l'acqua, uno sull'affidamento del servizio idrico e dei servizi pubblici locali tramite la Legge Europea e l'altro sulla vendita delle partecipate nel cosiddetto DDL Madia.

Tecnicismi per mantenere le privatizzazioni attuali e crearne di nuove.

Il tutto, ora che sono anche sospesa dalla Camera...

giovedì 7 maggio 2015

Sospesi da Montecitorio: dai 4 ai 24 giorni

Oggi ho saputo di essere stata sospesa dall'aula e dalla commissione per 12 giorni, a partire dal 7 maggio.
È la prima volta in tutta la mia vita, neanche a scuola.
Succede a 60 di noi, in tre turni.
Succede di saperlo dall'oggi al domani.
Succede perché credi di dover difendere la Costituzione.
Succede perché le parole turbano.
Succede perché rappresenti quella parte di cittadini che, secondo la vecchia politica, non si deve occupare di politica, cioè di ciò che li riguarda.
Succede perché secondo qualcuno non devi protestare.
Succede perché secondo qualcuno non dovresti esistere.
Succede...ma io esisto e continuerò ad agire per il Bene della collettività. E mica da sola!
A domani :-)


martedì 5 maggio 2015

Ecoreati: Governo garantisce approvazione entro Maggio

Oggi in Aula stiamo trattando in terza lettura la legge sui Reati Ambientali, da due anni in discussione tra Camera e Senato.
I ministri dell'Ambiente e della Giustizia oggi hanno dichiarato che la legge sui Reati Ambientali sarà approvata in Senato entro il mese di maggio.
Ogni giorno faremo la conta dei giorni che mancano per la sua approvazione definitiva.
Sono 20 anni che si aspetta una legge sul tema.
Aspettiamo gli sviluppi, perché non vi crediamo.


#‎ecoreati‬ "entro fine maggio legge", secondo il governo. Mancano 26 giorni dalla fine del mese.
Ve li conteremo uno ad uno. ‪#‎nonvicrediamo


 

giovedì 11 dicembre 2014

Meglio usare il Cuore.

Stamattina è stata rimandata in commissione la proposta di legge sul Conflitto di Interessi.
Dopo una discussione accesa, si è creata una mezza rissa in aula...
Si sentivano urla "ladriiiii....mafiosi...", eccetera.
Super mobilitazione degli assistenti di aula...è meraviglioso vederli all'opera...mi son ritrovata a chiedere a Fiano alla mia sinistra di allontanarsi ché sono piccola e non amo stare in mezzo alle risse, stessa richiesta ad un altro deputato del PD alla mia destra. Diciamo che quando ti stanno a due centimetri dal corpo, anche se ce l'hanno con altri, non fa mai piacere...
Pensiero personale:

se si usano le parti basse di noi stessi, riceviamo una reazione pari e superiore a quanto mostrato.
È con l'altra parte di noi stessi, quella più alta, che si può fare il Bene per gli altri.
La rabbia è una brutta bestia.
Meglio usare il cuore.

venerdì 13 giugno 2014

L'Acqua Pubblica compie 3 anni!

Buon Compleanno ai referendum per l'Acqua Pubblica.

Sono passati tre anni dal 13 giugno 2011.
Quel giorno 27 milioni di persone hanno scelto di gestire l'Acqua fuori da logiche di mercato e senza possibilità di far profitto su di essa.

Due anni di impegno civile radicato sui territori, con la prima fase di raccolta di 1milione e 400mila firme per il deposito dei quesiti referendari, e la seconda fase di campagna referendaria passata nel quasi totale silenzio dei media e della politica, .
Ma si sparse la voce e almeno 4 milioni di italiani avevano fatto anche il semplice gesto di mettere un volantino nella buca del proprio condominio.

Tre anni fa, a quest'ora, si erano appena chiusi i seggi e iniziava lo spoglio.
Vinse il Sì, erano 27 milioni di Sì.

Tutto questo avvenne nonostante un Presidente del Consiglio avesse invitato gli italiani ad andare al mare in quel fine settimana e un Ministro dell'Interno invitasse a mezzogiorno del 13 giugno a non andare più a votare perché il quorum era stato raggiunto (sperando nell'abbassamento di quel quorum per la notoria bassa affluenza del voto all'estero) 

Ad oggi è ancora evidente il silenzio dei media e della politica perché di Acqua Pubblica non si deve mai parlare tantomeno del rispetto dei referendum, cioè del rispetto della volontà dei cittadini.
Si nascondono così anche gli ulteriori tentativi di privatizzazione di un servizio essenziale alla vita come l'Acqua, come evidente nell'art. 23 dell'ultimo decreto legge IRPEF (sotto riportato).

Il Governo insiste con la ricetta delle politiche di austerità per ridurre il debito pubblico, favola da raccontare obbligatoriamente tutte le sere agli italiani prima di mandarli a dormire.
A marzo avevamo raggiunto 2.120 miliardi di euro, ad aprile siamo a quota 2.146,4 miliardi.
La ricetta comprende dismissione di patrimonio pubblico, privatizzazioni dei servizi pubblici locali, jobs act, grandi opere inutili, colate di cemento, precarizzazione delle vite.
Il filo continuo degli ultimi tre governi non si smentisce, la macchina asfaltatrice non si ferma, è andata in loop.
Con la scusa che "tutti devono fare sacrifici", vengono ad essere sacrificati tutti i beni comuni in nome del Dio Denaro perché il mercato ha fame, molta fame e anche tanta sete.

La domanda sorge spontanea: jobs act, dismissioni e privatizzazioni sono necessarie per ridurre il debito pubblico oppure il costante aumento del debito pubblico è necessario per far passare jobs act, dismissioni e privatizzazioni?

Intanto la legge per l'Acqua Pubblica votata all'unanimità in Regione Lazio lo scorso marzo è oggetto di impugnativa da parte del Governo con motivazioni lontane dalla realtà.
E in Parlamento è stata depositata la legge per l'Acqua Pubblica grazie al lavoro congiunto tra il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e l'intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune della Camera dei Deputati, un testo che riprende la legge di iniziativa popolare depositata nel 2007 sottoscritta da oltre 400mila cittadini.

E' ora di discutere questa legge in Commissione Ambiente.
L'Acqua tornerà ad essere Pubblica se ci sarà, oltre all'azione parlamentare, anche e soprattutto una forte mobilitazione sociale che spinga la politica nella giusta direzione, verso il rispetto della volontà popolare, il rispetto di 27 milioni di Sì.

Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi Vinci!!!

allegato testo art. 23 decreto legge "Irpef"

AZIENDE MUNICIPALIZZATE
ARTICOLO 23.
(Riordino e riduzione della spesa di aziende, istituzioni e società controllate dalle amministrazioni locali).
1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 3, comma 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e dall’articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, il Commissario straordinario di cui
all’articolo 49-bis del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, entro il 31 luglio 2014 predispone, anche ai fini di una loro valorizzazione industriale, un programma di razionalizzazione delle aziende speciali, delle istituzioni e delle società direttamente o indirettamente controllate dalle amministrazioni locali incluse nell’elenco di cui all’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, individuando in particolare specifiche misure:
a) per la liquidazione o trasformazione per fusione o incorporazione degli organismi sopra indicati, in funzione delle dimensioni e degli ambiti ottimali per lo svolgimento delle rispettive attività;
b) per l’efficientamento della loro gestione, anche attraverso la comparazione con altri operatori che operano a livello nazionale e internazionale;
c) per la cessione di rami d’azienda o anche di personale ad altre società anche a capitale privato con il trasferimento di funzioni e attività di servizi.
1-bis. Il programma di cui al comma 1 è reso operativo e vincolante per gli enti locali, anche ai fini di una sua traduzione nel patto di stabilità e crescita interno, nel disegno di legge di stabilità per il 2015.

ps: ringrazio Marco Bersani di Attac Italia 100% per i dati e gli spunti di riflessione forniti.

mercoledì 12 febbraio 2014

Alluvioni: ecco le 6 proposte #M5S contro il dissesto idrogeologico

Alluvioni: ecco le 6 proposte #M5S contro il dissesto idrogeologico

http://www.youtube.com/watch?v=72HcODAwi8g


È accaduto nel 2010. È accaduto nuovamente nel 2013. E' toccato alla Liguria, all'Emilia, al Lazio, alla Calabria, alla Sardegna. Il 2014 è appena iniziato ma già gran parte del Veneto è finita sott'acqua, ed è solo l'ultima delle Regioni colpite: l'Italia intera sta franando.
Il Veneto, una delle regioni più industrializzate del paese sta vivendo ormai da diversi anni in uno stato di emergenza perenne. Non si contano i canali esondati, in molti paesi il livello dell'acqua ha raggiunto gli scantinati e il piano terra delle abitazioni. Disagi che si sommeranno, a breve, ai danni all'agricoltura. Se saranno limitati, sarà solo per il periodo dell'anno: in molti casi non sono ancora iniziate le semine, ma per alcuni tipi di raccolti la stagione potrebbe già essere compromessa.
All'attività parlamentare dei deputati e dei senatori del MoVimento 5 Stelle, che da tempo si battono per prevenire il rischio idrogeologico e che recentemente hanno denunciato il "condono preventivo" nascosto nel decreto Imu/Banca d'Italia, si aggiunge anche il coordinamento tra i portavoce in Parlamento e i gruppi territoriali, che continuano a denunciare il consumo del territorio.

Come risultato del lavoro comune, in Parlamento abbiamo presentato ottime leggi e mozioni sul consumo del suolo, con limiti veramente stringenti, ma la maggioranza le ha bloccate. Sono ben 6: se si approvassero tutte, il Paese verrebbe messo in sicurezza, e con un'ottima ricaduta sui posti di lavoro.
Eccole, ve le riproponiamo.
  • Proposta di legge su "Disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio" (già in discussione in Commissione Ambiente). Perché la base di tutto è una gestione corretta e rispettosa del territorio.
  • Mozione sul rischio idrogeologico e sismico (APPROVATA, ma il Governo non ha ancora recepito).
  • Proposta di legge sullo svincolo del patto di stabilità per le spese degli enti territoriali relative a ripristino, previsione e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico (Spesso gli enti territoriali hanno in cassa fondi per intervenire adeguatamente e mettere in sicurezza il territorio per far fronte a vecchie e future emergenze ambientali. La prevenzione e la messa in sicurezza del territorio sono fondamentali per limitare l'impatto delle calamità naturali).
  • Proposta di legge "geobonus" (agevolazioni fiscali per chi investe in sicurezza del territorio e difesa del suolo).
  • Risoluzione per la divulgazione tramite "Pubblicità Progresso" delle principali norme di comportamento da tenersi prima, durante e dopo un terremoto, che possono aiutare a mitigare le conseguenze dei terremoti sulla popolazione.
  • Proposta di legge per "Limiti all'impiego di sostanze diserbanti chimiche" (Proposta per lo stop all'uso di questi prodotti lungo le strade, carrarecce, etc, visto che questa pratica porta al deterioramento del tappeto erboso naturale e conseguentemente ad erosione, dilavamento e franamento del terreno sulle sedi stradali) 



http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/02/alluvione-veneto-ecco-le-6-proposte-m5s-contro-i-disastri-naturali.html

giovedì 16 gennaio 2014

Il decreto Terra dei Fuochi non ci piace!

Il decreto Terra dei Fuochi non ci piace!
La decretazione d'urgenza per una situazione ormai incancrenita non ha senso! Come non ha senso decretare solo su zone specifiche del territorio italiano, perché sembra più un "decreto regionale".
E il resto del Paese con tutte le criticità ambientali?

Nel testo sono stati acquisiti moltissimi nostri punti e osservazioni, anche perché il decreto era talmente vuoto che qualsiasi cosa l'avrebbe arricchito!

- Non si faranno bonifiche dei territori
- Agea sarà il come gestore e coordinatore di altri enti per la mappatura e raccolta dati
- Non si agirà sulle cause degli sversamenti, sul lavoro nero e sul trasporto dei rifiuti
- Non ci sarà la tutela dei terreni inquinati ora agricoli da un possibile sfruttamento per le agro-energie o la chimica verde
- I cittadini saranno informati ma parteciperanno solo marginalmente alle decisioni
- I commissari ilva non rischieranno sanzioni perché derogate
- Ci sono procedure privilegiate per interventi all’Ilva che richiedono passaggi amministrativi più complessi
- Si modificano i tempi delle prescrizioni AIA per l’Ilva
- Si prorogano i commissari, come al solito.

Dobbiamo continuare così?

giovedì 9 gennaio 2014

M5S: "ARRESTO CERRONI, GIORNATA STORICA PER CHI DENUNCIA CATTIVA GESTIONE RIFIUTI"

M5S: "ARRESTO CERRONI, GIORNATA STORICA PER CHI DENUNCIA CATTIVA GESTIONE RIFIUTI"

ROMA, 9 GENNAIO 2014 – “Oggi è una giornata storica per me (la lotta di una vita) e per tutti i residenti della Valle Galeria, gli attivisti di Albano Laziale e i cittadini del Lazio, che da anni denunciano il traffico illecito e la cattiva gestione dell’intero ciclo dei rifiuti” commenta il deputato del MoVimento... 5 Stelle, Stefano Vignaroli, impegnato da sempre come attivista sul territorio.
Sette persone sono state arrestate per associazione a delinquere dai carabinieri del Noe di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei rifiuti del Lazio. Ai domiciliari il “supremo” monopolista nel Lazio Manlio Cerroni, l'ex presidente della Regione Bruno Landi, il manager Francesco Rando (gestore della Pontina Ambiente e della Giovi Srl), l'imprenditore Piero Giovi, Raniero De Filippis, Pino Sicignano e due funzionari confermati di recente dalla giunta Zingaretti: Fegatelli (l’uomo dei 10 incarichi) e De Filippis (già condannato dalla Corte dei Conti per un danno erariale da 750mila euro). “Cerroni, si è sempre definito il ‘benefattore di Roma’, ma in realtà era il benefattore di un’intera classe politica che da 35 anni ha governato la capitale e la regione Lazio, e che evidentemente, calpestando i diritti dei cittadini, ha permesso l’espansione del suo monopolio", prosegue Vignaroli.
Negli ultimi anni sono partiti contro di lui vari filoni d’inchiesta da parte della magistratura: la gestione della discarica di Malagrotta e l’inquinamento delle falde acquifere, il sequestro del gassificatore in funzione con un’autocertificazione irregolare, gli impianti per la produzione di cdr costruiti ad Albano Laziale e la recente vicenda dei lavori senza autorizzazione a Monti dell’Ortaccio.
''Alla luce di questi arresti le dichiarazioni Goffredo Sottile, che in un anno e mezzo di mandato ha sempre e solo avallato il monopolio di Cerroni, sono ancora più desolanti. L’ex Commissario per l’emergenza rifiuti della Regione Lazio, ha recentemente continuato a promuovere come nuova discarica Monti dell'Ortaccio (sito dello stesso proprietario di Malagrotta e adiacente a essa), nonostante lo studio idrogeologico dell'Università ''La Sapienza' lo abbia bocciato. Pur avendo una grande fiducia nella magistratura, continueremo assieme ai cittadini attivisti della Valle Galeria, in primis Sergio Apollonio e Maurizio Melandri dello storico comitato Malagrotta (anche denunciati da Cerroni per diffamazione) a vigilare sull’operato delle istituzioni preposte. Oggi non possiamo che auspicare l'inizio di una nuova era, la discesa del monopolista è in picchiata, la risalita verso una corretta gestione del ciclo dei rifiuti è ora tutta da costruire” conclude Vignaroli.

lunedì 23 dicembre 2013

Arriva così la richiesta di provvedimento

L'On. Romano ha chiesto provvedimento disciplinare nei miei confronti #referendum #m5s

Per una frase riguardante #Acea oggi l'On. Andrea Romano di Scelta Civica ha chiesto alla presidenza di prendere provvedimenti disciplinari nei miei confronti. La frase incriminata è la seguente: "Ed è da delinquenti insistere a dichiarare che Acea sia rimasta pubblica."

Così generico che non comprendo la motivazione dell'alterazione dell'onorevole.

Ho fede, vinciamo noi!

giovedì 21 novembre 2013

Sardegna: risposte del m5s alle catastrofi

Di seguito un articolo dove elenchiamo le risposte del m5s alle catastrofi presenti e future contro il dissesto idrogeologico.
Atti già depositati dallo scorso mese di giugno alla Camera dei Deputati.
Buona lettura.

http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/ambiente/2013/11/la-risposta-del-movimento-5-stelle-a-catastrofi-come-quella-della-sardegna-e-a-quelle-future.html

lunedì 18 novembre 2013

Ministro Orlando rispetti i referendum sull'acqua

 
COMUNICATO STAMPA

Ministro Orlando il significato del Referendum del 2011 non può essere né stravolto né interpretato!

26 milioni di cittadini aspettano da due anni il rispetto dei referendum: eliminazione dei profitti dalle bollette e un vero processo di ripubblicizzazione del servizio idrico.

Il Ministro Orlando al termine del Consiglio dei Ministri del 15 novembre ha dichiarato che nel Collegato ambientale alla Legge di Stabilità ci sarebbe una "prima risposta al messaggio politico venuto dal referendum".

Si fa riferimento all'istituzione della tariffa sociale nel servizio idrico integrato che secondo il Governo andrebbe a rendere effettivo l’obiettivo di rafforzare la natura “pubblica” della risorsa acqua e di conseguenza dare attuazione all'esito referendario.

La tariffa sociale è una questione di assoluta rilevanza soprattutto in questo momento di crisi economica e occupazionale, ma la sua copertura viene individuata in una nuova componente tariffaria appositamente creata che farà aumentare ulteriormente le bollette, gravando ancora una volta sui cittadini invece che su quei soggetti che fin ora hanno fatto profitti sull’acqua.

Riteniamo che quella del Ministro e del Governo non sia la corretta lettura dei Referendum del 2011. Con quel voto, 26 milioni di cittadini hanno deciso di eliminare i profitti dall'acqua e di sottrarre l'acqua dal mercato. Il messaggio è stato chiaro e netto. E il suo significato non può essere stravolto né interpretato a proprio piacimento.

Il pieno rispetto e la reale attuazione dell'esito referendario ci sarà con l'avvio di una vera gestione pubblica e partecipativa dell'acqua, dando uno spazio reale ai cittadini nella gestione dei beni comuni ed eliminando definitivamente la quota di remunerazione del capitale investito dalla tariffa, quota che nel dicembre 2012 l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha fatto rientrare dalla finestra come oneri finanziari, fallendo completamente il compito affidatole.

In questi mesi di Governo delle larghe intese, seduti all’opposizione abbiamo presentato numerose interrogazioni relativamente alla mancata attuazione del Referendum e soprattutto sulla questione delle tariffe nei vari territori, abbiamo contribuito a dare vita all’intergruppo parlamentare per l’Acqua Bene Comune per poter ripresentare la Legge d’iniziativa popolare che giace nelle stanze del Parlamento dal 2007, abbiamo presentato una Risoluzione che è in fase di discussione in commissione ambiente, stiamo lavorando a progetti di legge sulla qualità delle acque e di revisione del dlgs 152/2006.

Non da ultimo, stufi del silenzio assordante da parte del Governo rispetto a questo tema, abbiamo depositato in data 8 novembre un'interrogazione scritta indirizzata al Ministro Orlando per sapere quali misure intende adottare per eliminare definitivamente la remunerazione del capitale investito dalle bollette degli italiani e per far rispettare la volontà popolare … anche alla luce delle ultime dichiarazioni e delle proposte fatte dal Governo, confermiamo la domanda! Perché le loro risposte non ci bastano! Si devono eliminare veramente i profitti dalle bollette e avviare seriamente processi di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato! Altro non ci interessa!

Perché si scrive Acqua e si legge Democrazia.

Federica Daga, Massimo Felice De Rosa, Patrizia Terzoni, Samuele Segoni, Mirko Busto, Alberto Zolezzi, Claudia Mannino, Angelo Tofalo

(Membri M5S della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati)

Roma, 18 novembre 2013

martedì 12 novembre 2013

Su vendita spiagge maggioranza si traveste da banditore d'asta

NOTA STAMPA
M5S: SU VENDITA SPIAGGE MAGGIORANZA SI TRAVESTE DA BANDITORE D'ASTA

ROMA, 12 novembre – "Non vendete le nostre spiagge. Lo chiediamo a gran voce, nonostante le rassicurazioni schizofreniche della maggioranza. E oggi torniamo a chiederlo". Lo affermano i deputati M5S della commissione Ambiente."

Il Partito democratico – proseguono – si contraddice per l’ennesima volta, lo dimostra in modo paradossale presentando un emendamento alla legge di Stabilità che sbugiarda il proprio vice-ministro Stefano Fassina". Proprio Fassina infatti già lo scorso 25 ottobre aveva risposto ad un’interpellanza urgente della portavoce M5S Claudia Mannino smentendo ogni indiscrezione sulla vendita delle spiagge, di cui invece parlano con dovizia di particolari sia il suo omologo Baretta, che tutto il Pdl."

L’idea di trasformare in patrimonio indisponibile dello Stato, il tratto di arenile che comprende stabilimenti balneari, bar, cabine e ristoranti, per poi cederlo a prezzo calmierato agli operatori attuali non sarebbe né una privatizzazione né una liberalizzazione, quanto una sanatoria in extremis per evitare di mettere a gara le concessioni, secondo il dettato delle direttive europee. Una resa ad interessi corporativi, in cui lo Stato e i cittadini hanno solo da perdere".

"Sia chiaro – concludono i deputati pentastellati – il demanio (marittimo e non) non è nella disponibilità del governo di turno ma è l'ossatura dello Stato italiano, proprietà di tutti i cittadini e indisponibile alla politica. Non accetteremo mai di vendere un pezzo alla volta il nostro Paese per ripianare situazioni debitorie la cui causa sono gli stessi partiti di maggioranza trasformatisi in banditori d'asta".

Commissione Ambiente M5S Camera

giovedì 7 novembre 2013

Una corretta informazione è alla base di tutto, anche del Cambiamento!

LA PRIMA REGOLA PER UNA BUONA INFORMAZIONE:
qualsiasi cosa leggiate sui giornali, qualsiasi notizia esca da un gruppo politico su azioni portate avanti in linea con il proprio programma, per favore: LEGGETE SEMPRE IL TESTO DIVULGATO! Andate a fondo della notizia, cercate la fonte principale dalla quale proviene, non fidatevi di nessuno, neanche della vostra ombra! Leggete, studiate, indagate, fate gruppi di lavoro sui testi normativi, chiedete informazioni e a risposta ottenuta andate ad accertarvi della veridicità di quanto vi viene segnalato. Una corretta informazione è alla base di tutto, anche del Cambiamento!

giovedì 19 settembre 2013

Aderiamo con convinzione all'intergruppo per l'Acqua Bene Comune, si attui il referendum

Aderiamo con convinzione all'intergruppo per l'Acqua Bene Comune, si attui il referendum
Si presenta l'intergruppo parlamentare Acqua bene comune che si è riunito per la prima volta lo scorso mercoledì. L'intergruppo, nato su invito del Forum italiano dei movimenti per l'acqua, ha lo scopo di dare seguito alla volontà popolare a fronte dello straordinario risultato dei referendum 2011 sull'acqua pubblica. In quell’occasione 27 milioni di cittadini si sono recati alle urne per dire “fuori i profitti dall'acqua, fuori l'acqua dal mercato”.
È nostro compito, in questo ambito, dar seguito al voto di 27 milioni di persone che sono sedute insieme a noi nelle aule parlamentari e sono rappresentati trasversalmente in tutti gli schieramenti. Personalmente sento una forte responsabilità, quella di dare voce e seguito alla forte mobilitazione sociale che ha visto protagonisti alcuni milioni di cittadini e anche noi che ora siamo in Parlamento.
Uno dei principi del MoVimento 5 Stelle è quello di farsi portavoce delle istanze della cittadinanza. E per un tema importante come la gestione del servizio idrico, lavorerò affinché questo processo partecipato di straordinaria forza entri con altrettanta forza nelle istituzioni per restituire alle stesse valore e legittimità democratica.
Lo scorso giovedì in commissione Ambiente abbiamo iniziato una discussione su una risoluzione per l'acqua che comprende gli obiettivi dell'intergruppo, il nostro auspicio e impegno è che si produca un documento unico tra le forze politiche. L’acqua deve essere di tutti.
Federica Daga

mercoledì 18 settembre 2013

Il tema dell'acqua torni al centro del dibattito politico-istituzionale

Immagine in linea 1

COMUNICATO STAMPA

Intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune: il tema dell'acqua torni al centro del dibattito politico-istituzionale

Oggi mercoledì 18 settembre presso la Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati alcuni componenti dell'intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune insieme al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua hanno incontrato la stampa per illustrare le tempistiche di lavoro e gli obiettivi, tra cui sono stati individuati come prioritari:
  • il deposito della legge d’iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con i dovuti aggiornamenti;
  • lavorare in sinergia con gli Enti Locali affinchè anche a livello territoriale le politiche sulla gestione del servizio idrico integrato siano coerenti con i contenuti e i principi della suddetta legge d'iniziativa popolare e di piena attuazione degli esiti referendari;
  • lavorare affinchè si giunga ad un testo condiviso in merito alla risoluzione con cui si impegna il Governo ad attuare gli esiti referendari attualmente in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera;
  • in attuazione dell'esito referendario, lavorare affinchè nei prossimi provvedimenti governativi, compresa la legge di stabilità, venga esclusa la possibilità di riformulare l'attuale situazione normativa relativa alle modalità di affidamento dei servizi pubblici locali limitando, in qualunque modo, la possibilità di gestione pubblica;
  • presentazione e sostegno di provvedimenti che riportino tutte le competenze in materia di regolamentazione del ciclo delle acque e del servizio idrico e conseguentemente della determinazione del metodo tariffario sotto la competenza del Ministero dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare e che si pongano l'obiettivo dell’immediato ritiro del Metodo Tariffario Transitorio predisposto dall'Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per il servizio idrico integrato.
Questi i primi passi che si intendono intraprendere anche al fine di riportare il tema della gestione pubblica dell'acqua al centro del dibattito politico-istituzionale.

Roma, 18 Settembre

martedì 17 settembre 2013

CONFERENZA STAMPA Intergruppo Parlamentare

INVITO CONFERENZA STAMPA

Intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune riprende lavoro su Legge di Iniziativa Popolare
Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati, mercoledì 18 ore 13.00

Lo scorso 12 giugno, secondo compleanno dei referendum del 2011, è stato istituito l’Intergruppo parlamentare per l’Acqua Bene Comune a cui hanno aderito oltre 200 Deputati e Senatori di diversi gruppi parlamentari e l'11 settembre si è svolta una prima riunione. Alcuni componenti dell'intergruppo incontreranno la stampa per illustrare gli obiettivi e tempistiche del lavoro.

Verrà inoltre annunciato ufficialmente il deposito della legge d’iniziativa popolare "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico" promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che, dal 2007, giace nelle aule del Parlamento e che è finalmente giunto il momento di discutere.

Interverranno:
alcuni dei Parlamentari che hanno aderito all'intergruppo e il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

Per l'intergruppo Acqua Bene Comune
On. Federica Daga - Movimento 5 Stelle
On. Raffaella Mariani - Partito Democratico
On. Serena Pellegrino - Sinistra Ecologia e Libertà

lunedì 9 settembre 2013

Per difendere la Costituzione, basta praticarla.


La nostra Carta Costituzionale non viene rispettata ormai da tempo immemore.
Si parte con l'art.1: "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro."
Quale lavoro? Quello precario? Saltuario? Occasionale? A basso costo? Quello schiavista?
Quello che ti fanno firmare la lettera di licenziamento a fianco del contratto di assunzione?

Il diritto alla salute deve essere garantito ad ogni individuo.
La sanità è al tracollo ed è in fase di privatizzazione ormai da anni.
Il trucchetto è semplice: non far funzionare il pubblico per giustificarne la vendita ai privati.
In questo modo solo ed unicamente chi potrà permettersi di pagare, avrà accesso alle cure.

"L'Italia ripudia la guerra" e il Presidente del Consiglio dei Ministri Letta (il nipote di suo zio) ha
firmato un documento con altri 10 capi di Stato al G20 per avallare la scelta scellerata di Mr. Obama
di attaccare il governo Siriano con un paio di missili.
L'abbiamo capito che in tempo di crisi l'unica industria capace di creare utili è quella delle armi.

Le agenzie di rating sostengono che le Costituzioni in Europa sono troppo antifasciste e non permettono  il libero ingresso dei liberi mercati.
Scrivono una letterina e l'Europa si attiva in quella direzione.
Come se i mercati e gli speculatori, i palazzinari, gli arraffoni, gli inciucioni, i mafiosi, i corrotti,
i massoni non avessero già spolpato lo Stato (cioè noi cittadini) di tutti i beni primari privatizzando la qualsiasi, i servizi pubblici locali e precarizzando il futuro e le vite di tutte e tutti.

Io cambierei la Costituzione e aggiungerei che l'Acqua è un bene comune dell'umanità e non si vende. Aggiungerei articoli per garantire la dignità umana ad ogni individuo...ed eliminerei l'articolo 81 bis!

Troppi sono i sordi seduti in Parlamento, si scandalizzano quando si fa calare uno striscione
dal tetto del Palazzo, "occupando" un tetto per una notte. Un gesto che "lede gravemente il prestigio delle istituzioni".
In aula è stata usata la parola dignità, la politica ha una dignità e non si può agire con gesti eclatanti!

C'è chi ha dovuto occupare palazzine vuote per riacquisire dignità personale e diritti che nessuno più garantisce. Ci sono situazioni devastanti dove famiglie, giovani e anziani sono costretti a occupare
luoghi abbandonati perché impossibilitati a pagare un affitto oneroso con lavori precari, a basso costo o dopo averlo perso quel lavoro.

Dignità umana e diritti fondamentali.
Per difendere la Costituzione, basta praticarla!

martedì 3 settembre 2013

L'Italia ripudia la guerra - No all'intervento militare in Siria

Ribadiamo tutte-i insieme che l'Italia ripudia la guerra!
Invito a produrre un breve video (più breve del mio, per carità) per dire NO all'intervento militare in Siria. Che diventi un'azione virale.
Nel video chiediamo ai rispettivi Presidenti che vengano calendarizzate in Camera e Senato le mozioni a prima firma Marta Grande e Maria Mussini, sull'intervento in terra siriana.

Non riesco a trovare un senso nell'azione che si prospetta.
A voi,
Federica.