sabato 26 ottobre 2013

Luoghi sottratti alla speculazione: Ex Colorificio di Pisa

Ore 9:00 da comune-info.net

Ex Colorificio. Inizia l'assedio

Da pochi minuti decine di effettivi dei reparti delle forza dell'ordine hanno circondato l'Ex Colorificio Liberato di Pisa, dando seguito alla sentenza del Tribunale che chiede il sequestro immediato dell'immobile di via Montelungo per restituirlo alla proprietà. Più di 200 persone del Municipio dei Beni Comuni, all'interno dell'edificio, stanno svolgendo le attività che per più di un anno hanno reso collettivo uno spazio di 14mila metri quadrati abbandonato e dismesso: aule studio, ciclofficina, palestra di arrampicata, laboratorio di falegnameria, lezioni agli studenti. "L'azione di stamattina" sottolinea il Municipio dei Beni Comuni, "vuole ridurre a ordine pubblico un'esperienza che parla di limiti alla proprietà, di diritti delle comunità, di sostenibilità. La nostra presenza all'interno, nonostante la pressione che proviene dalle forze dell'ordine e dalla proprietà, dimostra che c'è una comunità intera che non è più disposta a scendere a patti con l'arroganza di una società dove l'unica unità di misura è il profitto, i diritti inalienabili della proprietà privata ed il consumo di suolo e delle risorse naturali".
Il loro assedio è appena iniziato, il nostro continua da più di un anno e certo non finirà oggi.

aggiornamenti su            
www.rebeldia.net e http://www.radioroarr.org/
facebook: Municipio dei Beni Comuni
twitter:  @RadioRoarr

MESSAGGIO MUNICIPIO BENI COMUNI 

Da pochi minuti le forze di polizia sono entrate nell'#exColorificio occupato, per dare seguito allo sgombero chiesto a gran voce dalla J Colors, proprietaria dell'immobile, e sancito da una sentenza del tribunale di Pisa. Dopo aver chiesto inutilmente un intervento del Comune e del Sindaco Filippeschi, che ha rifiutato ogni spazio di contrattazione, la Questura hadeciso di intervenire.
"Con questa nostra azione" dichiara il Municipio dei Beni Comuni "vogliamo dimostrare come all'arroganza della proprietà privata non ci sia un potere pubblico capace di mediazione politica. Noi, oltre 200 persone dalle più diverse provenienze, resisteremo in modo pacifico ma determinato a questo sgombero, perchè la tutela dei beni comuni passa, in particolar modo, per una mobilitazione consapevole di donne e uomini liberi".
All'entrata delle forze dell'ordine dal tetto dell'ex Colorificio sono stati accesi fumogeni, a dimostrare l'inizio di un'azione di forza che riduce ad ordine pubblico un'esperienza ricca e collettiva come quella del Municipio dei Beni Comuni.

AGGIORNAMENTI CONSTANTI QUI http://comune-info.net/2013/10/ex-colorificio-pisa-lassedio/

venerdì 25 ottobre 2013

L'inceneritore di Albano non s'ha da fare!!!



"Federica Daga e Stefano Vignaroli (M5S Camera) hanno avuto accesso a degli atti che saranno utili nella battaglia contro l’inceneritore di Albano. Il 31 dicembre 2008 (termine previsto dalla finanziaria Prodi 2007), era l’ultima data utile entro la quale "cantierizzare" l’area per l'inceneritore. Il termine è contenuto in un documento reso pubblico da Federica Daga. Ci sono 3 verbali della Polizia Municipale di Abano che controprovano che nessuna cantierizzazione è mai stata realizzata. Si è giunti ora ai Regolamenti Ministeriali attuativi della suddetta disposizione di legge. Regolamenti che andavano emanati entro e non oltre il 31 dicembre 2009 e che non sono mai stati adottati. L’abbiamo scoperto grazie i ragazzi delle Camera dei Deputati. Tra poche settimane il comitato contro l'inceneritore chiederà un nuovo incontro direttamente al Ministro Zanonato. Invitiamo di nuovo tutti il 26 ottobre prossimo (ore 15:30 Piazza Mazzini, Albano laziale) al corteo cittadino contro la realizzazione "dell’inceneritore più grande d’Europa", come disse il magnate dei rifiuti Manlio Cerroni." M5S Albano Laziale

http://www.beppegrillo.it/2013/10/linceneritore_di_albano_non_sha_da_fare.html

I Cittadini non dimenticano chi si dimentica di loro!
Democrazia è Partecipazione!!!


giovedì 24 ottobre 2013

Domattina interpellanza urgente svendita demanio marittimo

Domani in mattinata la nostra Claudia Mannino interrogherà il Governo (risponderà il sottosegretario Fassina) sulla svendita del demanio marittimo in mano ai concessionari. 
Seguite la diretta web sul canale della Camera su www.camera.it

Invitiamo tutti a:
- leggere il seguente articolo con gli interessi dei titolari dei concessionari http://espresso.repubblica.it/attualita/2013/10/22/news/cosi-svendiamo-le-spiagge-1.138520
- leggere l'interpellanza http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=8299&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%272-00262%27+%7C+%27INTERPELLANZA+URGENTE%27
- seguire in diretta l'interpellanza urgente che contiene altri spunti aggiunti a seguito di news pervenute nei giorni intercorsi tra il deposito e la calendarizzazione in aula.

Domani, quindi, altre news con la risposta del governo!

Dalla Commissione Ambiente è tutto :)

Le agenzie di rating e le privatizzazioni!

Per Standard and Poor's il problema di #Acea è l'eccessiva influenza dell'azionista Comune di Roma.
L'agenzia di rating si dev'essere distratta dimenticando che la maggioranza degli elettori ha scelto che l'Acqua esca fuori dal mercato. Con il #referendum2011 si è scelto chiaramente che i beni e i servizi essenziali devono uscire da logiche di mercato.
Il mercato non garantisce a tutti gli individui l'accesso ai servizi essenziali, è una prerogativa dello Stato in via diretta o tramite gli Enti Locali. Gli azionisti di Acea sono liberi di investire altrove.
In più è stata abrogata la remunerazione del capitale investito, ancora contenuta nelle bollette. Se qualcuno volesse decurtare dalla bolletta tale quota, fornirò indicazioni.
Da notare che dal referendum l'azienda non ha più investito un soldo nelle infrastrutture idriche di Roma e provincia.

martedì 22 ottobre 2013

Visita al carcere di Regina Coeli

Questa mattina ho visitato il carcere di Regina Coeli per parlare con i detenuti e la polizia penitenziaria. Un pugno allo stomaco. I detenuti si ritrovano a stare in 6 in micro ambienti da 4 posti. Ho avuto la possibilità di parlare con qualcuno di loro. Il prossimo mese un giovane detenuto diventerà padre e oggi era passata la compagna in visita. Tutti ci chiedevano almeno uno spazio più umano, la possibilità di stendere il bucato, i più fortunati ci mostravano con orgoglio che avevano un piatto doccia.
Abbiamo visitato le varie sezioni, la nuova sala operatoria, le infinite ristrutturazioni dei padiglioni, la mancanza di fondi anche per una lampadina. La penitenziaria e il personale lavorano sotto organico, non vengono formati per svolgere funzioni delicate anche dal punto di vista umano.
Lamentano mancanza di dialogo tra la penitenziaria che vive il carcere e chi scrive norme spesso inapplicabili.
Abbiamo incontrato anche i detenuti malati e infine studenti e lavoratori fermati alla manifestazione di sabato 19 ottobre qui a Roma: un po' spaventati ma stanno bene.

giovedì 17 ottobre 2013

Termoli: verso la ripubblicizzazione dell'Acqua!

Termoli, 16 ottobre 2013
COMUNICATO STAMPA - Verso la ripubblicizzazione

Il Comitato Acqua Bene Comune di Termoli comunica che in data 10 ottobre 2013 si è tenuta al Comune la prima riunione della Commissione Tecnica insediata per organizzare la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato. Come noto, con delibera unanime il Consiglio Comunale
aveva deciso in tal senso il 26 giugno 2013, nell’imminenza della scadenza del contratto privatistico con la società CREA SPA, che aveva gestito per venti anni il servizio idrico.
Alla riunione hanno partecipato Renato Di Nicola e Marco Bersani, i due consulenti del Forum Nazionale per l’Acqua Pubblica nominati il 26 giugno per accompagnare e sostenere l’amministrazione nel percorso di passaggio alla gestione pubblica del servizio idrico. I lavori della commissione si sono svolti alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente;
tre esponenti del Comitato Acqua Bene Comune partecipano ai lavori come membri effettivi della Commissione, e potranno così garantire una informazione costante e completa ai cittadini.

Nel corso della riunione del 10 ottobre è stato fissato un calendario di incontri, con i seguenti punti all’ordine del giorno:

1) - LUNEDI' 21 OTTOBRE, ORE 15. Oggetto: AZIENDA SPECIALE.
Studio delle ipotesi per la costituzione della futura azienda speciale di diritto pubblico, incaricata di gestire il servizio idrico integrato nel comune di Termoli a partire dal mese di Luglio 2014. I referenti del comitato di Termoli e gli amministratori comunali si sono impegnati a condividere reciprocamente tutta la documentazione prodotta in merito alla questione almeno quattro o cinque giorni prima del suddetto incontro.

2) - LUNEDI' 4 NOVEMBRE, ORE 15. Oggetto: INVESTIMENTI E CONTENZIOSI.
Rendicontazione documentata e verifica degli investimenti effettuati nel corso degli anni dalla C.R.E.A. Gestioni S.P.A. sulle infrastrutture necessarie per garantire l'erogazione di un servizio idrico integrato di qualità nella città di Termoli.
Valutazione dei contenziosi ancora aperti tra C.R.E.A. S.P.A. e Comune di Termoli.

3) - LUNEDI' 18 NOVEMBRE, ORE 15. Oggetto: LAVORATORI E PARTECIPAZIONE.
Valutazione delle eventuali problematiche contrattuali legate al riassorbimento di tutti gli attuali lavoratori della C.R.E.A.  S.P.A. nella futura azienda speciale di diritto pubblico.
Studio e discussione delle forme e degli organi più idonei a garantire un'effettiva partecipazione dei cittadini e dei lavoratori stessi nella gestione e nel controllo della nascente azienda speciale.

Come  si vede, un cronoprogramma stringente, per garantire  la necessaria efficienza e velocità lungo il complesso percorso che restituirà ai cittadini la gestione pubblica e senza scopo di lucro di un bene fondamentale come l’acqua.

Il comitato informa inoltre che venerdì 18 ottobre alle ore 18 in via XXIV Maggio 51 si terrà un incontro per informare e discutere su quanto emerso in questa prima riunione della commissione, e per coordinare le prossime iniziative. La cittadinanza è invitata a partecipare.

                            Comitato Acqua Bene Comune di Termoli

lunedì 14 ottobre 2013

Diario di bordo: le ultime due settimane di Acqua Pubblica

Le multiutility dei Servizi Pubblici Locali non navigano in buone acque, hanno i conti in rosso e devono comunque distribuire utili.
Mancano i fondi per gli investimenti, ma la "remunerazione del capitale investito" che fine ha fatto?
Ah già, è stata distribuita agli azionisti.
Milioni di euro che dovevano essere investiti nelle infrastrutture, per la riduzione delle perdite del bene più prezioso. Quale migliore richiesta per perseguire il mantra del socializzare le perdite e privatizzare i profitti?
Intanto, come detto dal Consiglio di Stato, quella "remunerazione" deve tornare nelle tasche degli utenti dato il risultato dei referendum del 2011.

2 ottobre: scrivo e spedisco al Presidente della Repubblica una lettera con la richiesta di ritirare l'adesione al Festival dell'Acqua Privatizzata in partenza il 6 ottobre a L'Aquila.

Nei giorni a seguire l'iniziativa è stata adottata da altri parlamentari del m5s e da una moltitudine di cittadine e cittadini.

6 ottobre: a L'Aquila parte il secondo festival dell'acqua promosso da Federutility, ente che raccoglie tutte le multiutility dell'acqua e dei servizi pubblici locali. Il Forum Abruzzese per l'Acqua Pubblica protesta in apertura dell'evento causa il NON rispetto della volontà popolare.

7 ottobre: Acea Ato2 Spa stacca completamente l'acqua ad un condominio di Ostia che rispetta i referendum, avendo aderito alla campagna di Obbedienza Civile, quindi avendo pagato la giusta bolletta!


8 ottobre: è notizia che il Ministro Zanonato (Ministero dello Sviluppo Economico) incontrerà a giorni le multiutility del servizio idrico e gestori dei Servizi Pubblici Locali. All'ordine del giorno è prevista la discussione dell'esclusione dal patto di stabilità degli introiti derivanti dalla vendita di quote delle società di gestione di Acqua, Trasporti e Rifiuti, cioè dei Servizi Pubblici Locali.

Dopo aver strozzato gli Enti Locali con i debiti, ecco come privatizzare con maggiore facilità aggirando un referendum popolare!

9 ottobre: i cittadini de L'Aquila esprimono forte delusione a causa del flop del Festival di Federutility che non ha portato alla città la sperata presenza di pubblico.

Le sale dei convegni e gli stand erano vuoti. Dai comunicati stampa diramati dai media tutto questo non era visibile. L'Aquila come un deserto di democrazia!

9 ottobre: il Ministro dell'Ambiente Orlando dichiara: "Gli investimenti per il settore idrico non possono essere fatti dallo Stato" e ancora "lo Stato non ha soldi".

Con quali fondi si faranno i necessari investimenti nelle infrastrutture idriche? Forse con i risparmi dei cittadini depositati tramite le Poste nella Cassa Depositi e Prestiti?

10 ottobre: a L'Aquila si svolge il convegno "Si scrive Acqua, si legge Democrazia", il controfestival per l'Acqua Pubblica. Sala piena e condivisione di idee tra acquaioli del Forum Acqua e la cittadinanza presente. La partecipazione respingerà sempre la logica del profitto!!!

Finalmente si chiudono le liste delle audizioni in Commissione Ambiente per la risoluzione sull'Acqua esposta lo scorso 12 settembre.

12 ottobre: manifestazioni in tutta Italia contro le privatizzazioni e i nuovi colonialismi. Biciclettate a Roma per la ripubblicizzazione di Acea Ato 2 e contro le discariche di rifiuti.

Individui consapevoli porteranno al vero Cambiamento!

Dalla prossima settimana, spero in good news :)


 

Concorso "La Libertà in una borsa" per le detenute del carcere di Rebibbia.

Concorso "La Libertà in una borsa" per le detenute del carcere di Rebibbia.
Scegliete qui http://www.leartigiane.it/concorso-la-liberta-in-una-borsa

Potete votare le cinque borse finaliste andando alla pagina VOTA LA BORSA <http://www.leartigiane.it/concorso-la-liberta-in-una-borsa> e poi cliccando sul pulsante sottostante il prototipo prescelto.

Si può votare fino alle ore 24.00 del 20 Ottobre 2013. il 21 Ottobre verrà pubblicato il nome della stilista e il modello della borsa vincitrice.

La Cooperativa Ora d'Aria realizzerà con le detenute del carcere di Rebibbia i modelli che poi saranno venduti nello spazio espositivo LeArtigiane.it in via di Torre Argentina 72 a Roma.

Il ricavato sarò interamente devoluto alla Cooperativa Ora d'Aria.

sabato 12 ottobre 2013

L’Aquila: M5S si schiera contro il Festival dell’Acqua



martedì 8 ottobre 2013

...il popolo italiano?

Appiattimento totale dell'informazione, vendita e svendita del patrimonio pubblico, indulto, forse amnistia, inciucio, rinascita della democrazia cristiana, patto Stato-mafia, intercettazioni Mancino distrutte, Costituzione devastata, austerità, crisi economica ma solo per il ceto medio basso, disoccupazione, precarizzazione del lavoro della vita e del futuro, le leggi di iniziativa popolare non vengono discusse dal parlamento, aumento del debito pubblico, Enti Locali strozzati, nessun rispetto per i referendum popolari, privatizzazione dei servizi pubblici locali, mancanza di democrazia...il popolo italiano?
- Non sospendete il campionato!

Abuso di potere da parte di Acea ATO 2: ancora distacchi dell'acqua a chi rispetta il referendum


http://craproma.blogspot.it/2013/10/abuso-di-potere-da-parte-di-acea-ato-2.html

Ancora una volta Acea, questa mattina ha provveduto a staccare l'acqua ad un condominio che ha regolarmente pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare, decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011. L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la seconda volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani, bambini piccoli, e un inquilino in condizioni di disabilità. Se i vertici di Acea, come dichiarano pubblicamente, perseguitano i "morosi" perchè preoccupati per le casse dell'azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di aumentare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall'ingrato compito di attuare i distacchi. Si apre oggi una seria questione anche per il Sindaco Marino e tutta l'amministrazione capitolina visto che il 12 settembre scorso, sull'onda di una mobilitazione a seguito di un altro distacco dell'acqua, è stata approvata una mozione (n. 25) in cui si legge testualmente “l'Assemblea di Roma Capitale impegna il Sindaco e la sua Giunta ad intervenire con un atto politico ed efficace sulla questione dei distacchi idrici per morosità, affinché Acea Ato2 cessi una pratica lesiva di un diritto umano;”. Dopo questo ennesimo sopruso il Sindaco non può non intervenire sulla ex municipalizzata: ha un mandato preciso da parte dei consiglieri comunali ma ancor di più da parte di oltre 1.200.000 cittadini che hanno votato SI' al referendum. La Giunta e il Sindaco devono decidere se stare dalla parte dei cittadini e dei diritti o dei privati e dei loro profitti! Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di ripubblicizzazione di Acea, poichè è ormai evidente che non sarà possibile garantire il diritto all'acqua fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla sua gestione, in modo da rimettere al centro gli interessi della città e non i profitti di pochi speculatori. Anche su aspetto questo suggeriamo al Sindaco di seguire l'indicazione dell'Assemblea Capitolina contenuta nella delibera 25, aprendo finalmente con i comitati per l'acqua pubblica un tavolo partecipato sulla situazione e sul futuro di Acea Ato2, piuttosto che intrattenere rapporti epistolari e a mezzo stampa con la dirigenza Acea e con quegli stessi azionisti privati responsabili dell'attuale situazione. Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica, insieme a tutti i cittadini che intendono opporsi a questa ennesima prepotenza, saranno mobilitati domani per ottenere l'immediato riallaccio dell'acqua nel condominio di Via Alessandro d'Aste a Roma Lido. L'acqua è un diritto: basta distacchi, basta profitti!

Roma, 07 Ottobre 2013.

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

OSTIA, ACEA: STACCATA ACQUA A CONDOMINIO CHE HA PAGATO TUTTE LE BOLLETTE

http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=7619&arg=4&red=1

OSTIA, ACEA: STACCATA ACQUA A CONDOMINIO CHE HA PAGATO TUTTE LE BOLLETTE

Il condomio ha decurtato dalle bollette la voce "remunerazione di capitale investito" voce abrogata dai referendum del 12 e 13 giugno
Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidglio:  "Il comportamento dell’azienda che gestisce il servizio idrico romano presenta quindi diversi profili di illegittimità e risulta lesivo di un diritto umano". 

RedazioneOstia (RM) - “Questa mattina la società che gestisce il servizio idrico a Roma ha eseguito il distacco della fornitura di acqua al condominio di via Alessandro d'Aste 3 ad Ostia in cui vivono 12 famiglie. Il condominio ha pagato tutte le bollette ma ha aderito alla campagna di ‘obbedienza civile’ lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, decurtando dalla bolletta la parte della ‘remunerazione di capitale investito’ quale elemento di determinazione della tariffa abrogata dai referendum del 12 e 13 giugno. Questo è già il secondo caso in pochi mesi di interruzione del servizio idrico da parte di Acea ad un condominio che ha giustamente dato seguito agli esiti referendari. L’acqua è un bene comune e  un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi e logiche di mercato. Il comportamento dell’azienda che gestisce il servizio idrico romano presenta quindi diversi profili di illegittimità e risulta lesivo di un diritto umano. Abbiamo scritto una lettera ai vertici di Acea chiedendo, oltre all’immediato ripristino dell’utenza idrica al condominio di Ostia, di rispettare il contenuto della mozione approvata dall’Assemblea Capitolina il mese scorso, al fine di dare avvio ad un confronto per la ripubblicizzazione dell’azienda e la gestione pubblica del servizio idrico“. Lo dichiara in una nota Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidglio.

Nota del Coordinamento Romano Acqua Pubblica "Abuso dì potere da parte di Acea ATO 2: ancora distacchi dell'acqua a chi rispetta il referendum"

"Ancora una volta, questa mattina Acea ha provveduto a staccare l'acqua ad un condominio che ha regolarmente pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare, decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011.L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la seconda volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani, bambini piccoli, e un inquilino in condizioni di disabilità.

Se i vertici di Acea, come dichiarano pubblicamente, perseguitano i "morosi" perchè preoccupati per le casse dell'azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di aumentare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall'ingrato compito di attuare i distacchi.Si apre oggi una seria questione anche per il Sindaco Marino e tutta l'amministrazione capitolina visto che il 12 settembre scorso, sull'onda di una mobilitazione a seguito di un altro distacco dell'acqua, è stata approvata una mozione (n. 25) in cui si legge testualmente “l'Assemblea di Roma Capitale impegna il Sindaco e la sua Giunta ad intervenire con un atto politico ed efficace sulla questione dei distacchi idrici per morosità, affinché Acea Ato2 cessi una pratica lesiva di un diritto umano;”.
Dopo questo ennesimo sopruso il Sindaco non può non intervenire sulla ex municipalizzata: ha un mandato preciso da parte dei consiglieri comunali ma ancor di più da parte di oltre 1.200.000 cittadini che hanno votato SI' al referendum.
La Giunta e il Sindaco devono decidere se stare dalla parte dei cittadini e dei diritti o dei privati e dei loro profitti!Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di ripubblicizzazione di Acea, poichè è ormai evidente che non sarà possibile garantire il diritto all'acqua fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla sua gestione, in modo da rimettere al centro gli interessi della città e non i profitti di pochi speculatori.Anche su aspetto questo suggeriamo al Sindaco di seguire l'indicazione dell'Assemblea Capitolina contenuta nella delibera 25, aprendo finalmente con i comitati per l'acqua pubblica un tavolo partecipato sulla situazione e sul futuro di Acea Ato2, piuttosto che intrattenere rapporti epistolari e a mezzo stampa con la dirigenza Acea e con quegli stessi azionisti privati responsabili dell'attuale situazione. Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica, insieme a tutti i cittadini che intendono opporsi a questa ennesima prepotenza, saranno mobilitati domani per ottenere l'immediato riallaccio dell'acqua nel condominio di Via Alessandro d'Aste a Roma Lido.
L'acqua è un diritto: basta distacchi, basta profitti!"

giovedì 3 ottobre 2013

Lettera al Presidente della Repubblica - Si scrive Acqua, si legge Democrazia

Lettera al Presidente della Repubblica - Si scrive Acqua, si legge Democrazia


La lettera e dove inviarla
http://www.facebook.com/federicadagam5s
Si scrive Acqua, si legge Democrazia non è uno slogan ma un semplice fondamentale principio che ogni istituzione dovrebbe condividere e tutelare.
 
Ecco perché ho scritto al Presidente Napolitano con la richiesta di ritirare la Sua adesione dal Festival Dell'Acqua privatizzata che si svolgerà a L'Aquila dal 6 all'11 ottobre.
Il festival è organizzato da Federutility, ente che raggruppa i gestori privati del servizio idrico.
Per i suoi meri interessi di mercato e di profitto, Federutility ha sostenuto il NO ai referendum per l'Acqua Pubblica.
 
Il risultato di quei referendum, ai quali non è stata data attuazione da più di due anni (e per i quali stiamo ora lavorando in commissione ambiente), ha indicato in modo inequivocabile la volontà degli italiani di avere una gestione dell'Acqua senza profitti.
 
Ritengo che il Presidente della Repubblica debba essere il primo soggetto a farsi garante di uno straordinario risultato di democrazia per questo Paese.
 
Per questo invito tutte e tutti voi a scrivere al Presidente Napolitano per chiedere il ritiro della Sua adesione da un'iniziativa promossa da gestori privati che non stanno assolutamente rispettando, né intendono farlo, il voto democratico di 27 milioni di cittadine e cittadini italiani.

 

All'attenzione del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale, 00187 Roma - Piazza del Quirinale
e-mail:

Roma, 2 ottobre 2013

OGGETTO: Lettera aperta al Presidente della Repubblica per chiedere il ritiro dell’adesione della Presidenza della Repubblica al Festival dell’acqua promosso da Federutility.

Presidente Napolitano,
come ben sa, il nostro Paese sta attraversando una gravissima crisi democratica.
Ogni cittadina e ogni cittadino che rappresenta le Istituzioni ha, nel rispetto del mandato costituzionale, il compito di ascoltare e dare seguito alla volontà del popolo italiano.
La nostra bellissima Costituzione, all'articolo 75, prevede lo strumento del referendum popolare quale espressione democratica a disposizione degli elettori.

Dal 6 all'11 ottobre la città de L'Aquila ospiterà il secondo Festival dell'Acqua organizzato da Federutility, la Federazione delle società che gestiscono il servizio idrico, controllata dalle Società per Azioni più attive nel settore.

Dal logo dell'iniziativa è chiara la “adesione del Presidente della Repubblica”.
Federutility ha sempre agito in difesa degli interessi dei gestori e considera l'acqua come una merce sulla quale fare profitto. Si è mossa apertamente contro i referendum per l'acqua pubblica del 2011 e si sta adoperando per la non attuazione degli esiti referendari avendo presentato una memoria “ad opponendum” al ricorso presentato dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e da Federconsumatori presso il TAR della Lombardia, relativamente al nuovo metodo tariffario del servizio idrico approvato dall’AEEG ed in palese violazione della volontà espressa con i referendum per l'Acqua Pubblica.

I cittadini italiani che hanno deciso, il 12 e 13 giugno 2011, in favore dell'Acqua Pubblica e quindi per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato, stanno aspettando da oltre due anni un'azione politica da parte del Parlamento che dia attuazione e sia rispettosa della partecipazione e della volontà espressa dalla maggioranza degli italiani con il risultato referendario.

Con queste premesse, chiedo a Lei, Presidente della Repubblica, di ritirare la “adesione del Presidente della Repubblica” da un'iniziativa promossa da gestori privati che non intendono assolutamente rispettare né far rispettare il voto democratico di 27 milioni di cittadini italiani.

Si scrive Acqua, si legge Democrazia!!!
Distinti saluti

Deputato della Repubblica
Cittadina Portavoce Federica Daga



 

mercoledì 2 ottobre 2013

Ennesimo passo falso dell'Authority: la nuova tariffa idrica è un fallimento

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COMUNICATO STAMPA
Ennesimo passo falso dell'Authority: la nuova tariffa idrica è un fallimento

Habemus Tariffam...
Dopo due anni di complicati calcoli, tecnici al lavoro, infiniti conteggi e ricalcoli, e con due mesi di ritardo dalla scadenza del 31 di luglio, finalmente l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ratifica in data 19 settembre il recepimento della nuova tariffa idrica da parte di due AATO, quello di Marche Sud Ascoli Piceno e quello della Valle del Chiampo. Considerato che sul Metodo Tariffario Transitorio pendono 35 ricorsi tra cui quello promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e da diversi gestori che paradossalmente si sentono penalizzati, possiamo iniziare a sospettare che la nuova tariffa idrica sia stata una totale débacle.

Come già rilevato in occasione dell'uscita della relazione annuale dell'attività dell'Autorità dell'Energia Elettrica ed il gas è evidente il fallimento del suo operato per quanto riguarda il recepimento della nuova tariffa. Questi i dati impietosi: se si ragiona su base regionale sono ben 9 su 20 le regioni da cui non è pervenuta all'AEEG nessuna approvazione, ovvero il 45%; mentre se 
si fa riferimento al numero delle AATO esistenti prima della soppressione avvenuta il 31 dicembre 2012, solo 21 su 91 hanno approvato la nuova tariffa (ossia il 23%). L'Authority stessa è stata costretta ad ammettere la totale déblacle dichiarando con prolissi giri di parole "una forte necessità di approfondimenti e valutazioni, per identificare le determinanti della complessità dell’iter deliberativo del settore, individuando le possibili misure di semplificazione, di promozione della chiarezza delle valutazioni equitative, della trasparenza e della coerenza tra le opzioni decisionali e gli obiettivi di efficienza e qualità."
Inoltre l'Authority non si preoccupa neanche di rispondere ai cittadini che chiedono chiarezza in materia di tariffa idrica. Sono passati oltre 100 giorni, ovvero ben 40 in più di quanti previsti dalle procedure della stessa AEEG, dal deposito di un esposto da parte del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo. Attendiamo fiduciosi una celere risposta perché si tratta di un dovere a cui l'Authority non può sottrarsi.

Per quanto ci riguarda il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua continuerà ad osteggiare la tariffa truffa redatta da coloro che, il 12 e il 13 giugno del 2011, erano evidentemente distratti e non si sono accorti di un referendum votato da 27 milioni di persone e che ha eliminato il profitto dalla gestione del servizio idrico.

Roma, 2 ottobre 2013