giovedì 18 dicembre 2014

Il PD boccia l'Acqua Pubblica nello statuto della Città Metropolitana


La città Metropolitana di Roma si sta dotando di uno statuto.
È stata bocciata la proposta di inserire l'Acqua Pubblica nello statuto.
L'inserimento del concetto di Acqua quale diritto e non merce, è stata una delle primissime campagne portate avanti dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua quasi 10 anni orsono. Qualche comune ha l'acqua pubblica nello statuto e anche qualche provincia.
Oggi come fatto allora, il #PD boccia l'acqua pubblica dando libero spazio alla sua mercificazione.
La proposta parte dal coordinamento romano per l'acqua pubblica in collaborazione con i consiglieri presenti nella città metropolitana.
#Referendum2011

lunedì 15 dicembre 2014

Acqua pubblica nel Lazio: Martedì 16 dicembre 2014, ore 16.00


Acqua pubblica nel Lazio. Dove siamo a 6 mesi dall'approvazione della legge 5/2014?


Assemblea Pubblica presso la Sede del Consiglio Regionale del Lazio
Via della Pisana, 1301

Martedì 16 dicembre 2014, ore 16.00

La legge regionale n. 5 del 4 aprile2014, licenziata dal Consiglio regionale con voto unanime, ha ad oggetto la “tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, frutto di una positiva interlocuzione con i movimenti e comitati locali e i consigli comunali.

L'articolato di legge approvato contiene una serie di scadenze per la stesura di ulteriori atti legislativi fondamentali, quali la legge sugli ambiti di bacino idrografico e la nuova convenzione di cooperazione tipo.
Su queste scadenze la Regione è in preoccupante ritardo, così come preoccupanti sono le dichiarazioni di alcuni esponenti politici, che sembrano andare in direzione contraria a quella stabilita dalla legge stessa. 

Il 31 dicembre 2014 scade il termine (prorogato dal 2012) entro cui è prevista la cessazione degli affidamenti non conformi, mentre approvando la legge attuativa è possibile procedere alla definizione degli ambiti di bacino idrografico ed istituire gli enti di governo degli stessi.

E’ urgente quindi approvare gli schemi attuativi della legge in oggetto e apportare le modifiche migliorative della stessa volte a frenare le capziose e inconsistenti impugnative del Governo Renzi. 
Per questo, nel frattempo i comitati non sono stati fermi: il lavoro congiunto di geologi e ricercatori ha infatti portato ad una concreta proposta di suddivisione del territorio regionale in ABI (Ambiti di Bacino Idrico), che intendiamo presentare pubblicamente proprio nella sede della Consiglio Regionale, per avviare un confronto partecipato con Sindaci, associazioni, cittadini e istituzioni regionali.
La legge regionale n. 5/2014 può e deve essere applicata, nel rispetto di tutte e tutti coloro che l'hanno sostenuta e dei milioni di cittadini che hanno votato il referendum del 2011.


Coordinamento Regionale acqua pubblica Lazio

giovedì 11 dicembre 2014

NO alla vendita all'asta delle case popolari

Depositata risoluzione in commissione ambiente:
NO alla vendita all'asta delle case popolari.

Il diritto all'abitazione rientra nella categoria dei diritti fondamentali inerenti alla persona, in forza dell'interpretazione desumibile da diverse pronunce dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu).
Viviamo un periodo di forte crisi, dove la precarietà e la disoccupazione non garantiscono nessuna copertura sociale e l'emergenza abitativa si sta ampliando ad una sempre più ampia «fascia grigia» fatta di persone sole, nuclei familiari mono-genitori, giovani coppie, lavoratori precari, immigrati, studenti, anziani soli.
Questo fenomeno lo possiamo vedere nelle grandi città in forma più evidente.

Denunciavo tutta una serie di pericoli lo scorso maggio quando approdò in Aula il Piano Casa di Lupi. Un decreto che prevede, tra le altre cose, la vendita delle case popolari a prezzo di mercato e con il sistema della messa all'asta.
All'asta potrà partecipare chiunque. Una volta vinta l'asta, entro 45 giorni, l'inquilino assegnatario avrà diritto di prelazione sull'acquisto dell'immobile al prezzo d'asta.
In un tale periodo di crisi, chi può permettersi l'acquisto di una casa?

Il Ministero delle Infrastrutture ha scritto il decreto attuativo riguardo la vendita e, grazie all'azione dei sindacati degli inquilini, lo stesso è ancora nel cassetto del Ministro.

Ho quindi depositato una risoluzione in commissione ambiente
(http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=28869&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27RISOLUZIONE+IN+COMMISSIONE%27)
per chiedere il completo ritiro del decreto attuativo ed emanare in risposta il decreto attuativo per la ristrutturazione delle case popolari (per le quali è evidente la mancanza anche della manutenzione ordinaria).

Il 3 dicembre ho chiesto all'ufficio di presidenza di iniziare la discussione della risoluzione, in quanto operazione necessaria e urgente.

Di seguito un articolo che riporta la notizia della risoluzione e alcuni stralci della risoluzione stessa per completezza di informazioni.

http://politica.diariodelweb.it/politica/articolo/?nid=20141204_328418

Lo scorso maggio, con la conversione in legge del decreto-legge n. 47 del 2014, è stato modificato il decreto-legge n. 112 del 2008, prevedendo che, al fine di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, i livelli essenziali delle prestazioni e favorire l'accesso alla proprietà dell'abitazione, entro il 30 giugno 2014, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa della Conferenza unificata avrebbero approvato le procedure di alienazione degli immobili di proprietà dei comuni, degli enti pubblici anche territoriali, nonché degli Istituti autonomi per le case popolari, tenendo conto anche della possibilità di favorire la dismissione degli alloggi nei condomini misti nei quali la proprietà pubblica è inferiore al 50 per cento oltre che in quelli inseriti in situazioni abitative estranee all'edilizia residenziale pubblica, al fine di conseguire una razionalizzazione del patrimonio e una riduzione degli oneri a carico della finanza locale e che le risorse derivanti dalle alienazioni dovranno essere destinate esclusivamente a un programma straordinario di realizzazione o di acquisto di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente.
  

impegna il Governo:
a sospendere le procedure di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e a modificare il decreto attuativo relativo all'articolo 3.1 del decreto-legge n. 47 del 2014 convertito con modificazioni dalla legge n. 80 del 2014, al fine di procedere alla cancellazione della previsione di vendita all'asta delle case popolari, evitando così una pesantissima ricaduta in termini di ampliamento della precarietà abitativa in Italia;
    a prevedere nella nuova formulazione del decreto attuativo che gli inquilini assegnatari abbiano la possibilità di scegliere se comprare o no la casa come previsto dalla legge 24 dicembre 1993, n. 560;
    a restituire il pieno controllo del patrimonio immobiliare nella disponibilità dei cittadini, applicando il principio di trasparenza in tutte le fasi di gestione di tale patrimonio;
    a utilizzare, per tamponare l'emergenza abitativa il patrimonio immobiliare pubblico e quello privato che non risulti abitato, quello degli enti previdenziali e dei fondi immobiliari e bloccare le vendite speculative (ovvero a prezzi superiori a quelli di mercato) del patrimonio immobiliare pubblico;
    a prevedere l'aumento dell'offerta di alloggi a canone sociale;
    a provvedere quanto prima all'approvazione del decreto ministeriale contenente i criteri per la formulazione di un Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei comuni e degli Istituti, autonomi per le case popolari come previsto all'articolo 4 del decreto-legge n. 47 del 2014 convertito in legge n. 80 del 2014;
    a prevedere che tale programma abbia fondi certi per il recupero e l'autorecupero del patrimonio pubblico per la realizzazione di progetti per il riuso delle città secondo politiche volte al consumo di «suolo zero», nell'ottica di una concreta rigenerazione urbana, anche attraverso il meccanismo dell'autorecupero;
    a chiarire a quanto ammontino i fondi previsti per l'attuazione dell'articolo 4 del decreto-legge n. 47 del 2014 convertito in legge n. 80 del 2014;
    a dare quanto prima attuazione a quanto previsto dagli articoli 26 e 27 del decreto-legge sblocca Italia (decreto-legge n. 133 del 2014 convertito nella legge n. 164 del 2014) contenenti misure finalizzate alla valorizzazione degli immobili demaniali inutilizzati, con priorità di valutazione ai progetti di recupero di immobili a fini di edilizia residenziale pubblica (ERP), da destinare a nuclei familiari utilmente collocati nelle graduatorie comunali per l'accesso ad alloggi di edilizia economica e popolare e a nuclei sottoposti a provvedimenti di rilascio per morosità incolpevole nonché agli immobili da destinare ad autorecupero, affidati a cooperative composte esclusivamente da soggetti aventi i requisiti per l'accesso all'ERP ed a interventi per la bonifica dell'amianto e per la messa in sicurezza e l'incremento dell'efficienza energetica di scuole, asili nido, strutture socio-sanitarie, edilizia residenziale pubblica.

Meglio usare il Cuore.

Stamattina è stata rimandata in commissione la proposta di legge sul Conflitto di Interessi.
Dopo una discussione accesa, si è creata una mezza rissa in aula...
Si sentivano urla "ladriiiii....mafiosi...", eccetera.
Super mobilitazione degli assistenti di aula...è meraviglioso vederli all'opera...mi son ritrovata a chiedere a Fiano alla mia sinistra di allontanarsi ché sono piccola e non amo stare in mezzo alle risse, stessa richiesta ad un altro deputato del PD alla mia destra. Diciamo che quando ti stanno a due centimetri dal corpo, anche se ce l'hanno con altri, non fa mai piacere...
Pensiero personale:

se si usano le parti basse di noi stessi, riceviamo una reazione pari e superiore a quanto mostrato.
È con l'altra parte di noi stessi, quella più alta, che si può fare il Bene per gli altri.
La rabbia è una brutta bestia.
Meglio usare il cuore.

martedì 9 dicembre 2014

FIRMA E FAI FIRMARE PER L'ACQUA PUBBLICA

FIRMA E FAI FIRMARE


IL GOVERNO RENZI VUOLE LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA:

FERMIAMOLO!


Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali.
Lo fa attraverso due provvedimenti: il decreto “Sblocca Italia” e la legge di stabilità.
Con il primo, impone ai Comuni l’obbligo di aggregare le società del servizio idrico per arrivare ad un gestore unico per ogni ambito territoriale ottimale, spesso coincidente con il territorio regionale.
Con la seconda, rende sempre più onerosa la gestione pubblica dell’acqua e spinge gli enti locali a privatizzare, permettendo loro di spendere fuori dal patto di stabilità i soldi ottenuti dalla cessione delle proprie quote ai privati.
Il Governo Renzi vuole in questo modo mettere una pietra tombale sul risultato referendario che nel 2011 ha visto la maggioranza assoluta del popolo italiano pronunciarsi per una gestione pubblica, partecipativa, territoriale e senza profitti dell’acqua e di tutti i beni comuni.
Il Governo Renzi vuole affidare l’acqua e tutti i servizi pubblici locali a quattro grandi multiutility collocate in Borsa: A2A, Iren, Hera ed Acea, consegnando i beni comuni delle comunità territoriali agli interessi dei grandi capitali finanziari.
In questi anni, in ogni luogo del paese, abbiamo detto a gran voce: “si scrive acqua, si legge democrazia”.
Per questo diciamo al governo Renzi: INDIETRO NON SI TORNA!
Si attui il referendum, si affidi la gestione dell’acqua pubblica, partecipativa e senza profitti alle comunità locali.

http://www.acquabenecomune.org/petizione

domenica 7 dicembre 2014

Qualità delle Acque: depositato il testo definitivo della proposta di legge

Qualità delle Acque: depositato il testo definitivo della proposta di legge




E' stato depositato il testo definitivo della proposta di legge per un'Acqua Potabile e Trasparente.

Dopo il passaggio su Lex durato due mesi, dopo centinaia di messaggi che hanno dato un contributo al testo, eccone il risultato finale:
http://www.camera.it/leg17/126?tab=2&leg=17&idDocumento=2367&sede=&tipo=

Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto, dai collaboratori ai contributi dalla rete.

La proposta di legge modifica il sistema di controllo dell'acqua potabile, oggi regolato dal Decreto legislativo 31/2001.
Al centro dell'attenzione: 
- il tema della trasparenza e dell'accesso ai dati dell'acqua potabile da parte dei cittadini. Oggi in moltissime aree del paese ASL e gestori non mettono a disposizione sul WEB o non aggiornano i dati relativi ai controlli che pure sono quasi quotidiani.
- l'introduzione di un Piano di sicurezza delle acque destinate al consumo umano, strumento suggerito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Piano dovrà essere incentrato non solo sulla qualità dell'acqua ma anche sulla sua disponibilità, tenendo conto degli effetti potenziali dei Cambiamenti climatici in atto. Il Piano dovrà essere elaborato dalle regioni con con la partecipazione dei cittadini. - che il Ministero della Salute rivaluti i limiti di legge ogni tre anni sulla base delle evidenze scientifiche, introducendo altresì nuove linee guida per la ricerca da parte delle ASL di sostanze non tabellate ma ugualmente pericolose e la valutazione degli effetti sinergici sulla salute di sostanze che possono essere presenti contemporaneamente nell'acqua.
- precludere la captazione di acque potabili da siti inquinati e nelle aree immediatamente a valle.
- si aumentano notevolmente le sanzioni pecuniarie che oggi sono risibili e si introducono sanzioni penali per i casi più gravi di violazione delle norme sulla potabilità, prevedendo anche nei casi più gravi la decadenza dell'affidamento del servizio per le società di gestione.

sabato 6 dicembre 2014

Mentre esplode Mafia Capitale, Super Mario con i GAP effettua il primo riallaccio oltre il GRA



Mentre esplode Mafia Capitale,
Super Mario e il GAP effettua il primo riallaccio oltre il raccordo anulare
 
Oggi Super Mario ha varcato il territorio comunale per andare in aiuto ad una famiglia di Fiumicino.
Una famiglia che, come tante, fatica ad arrivare a fine mese e accumula ritardi nei pagamenti delle bollette dell'acqua, fino a ricevere un conto di qualche centinaio di euro. Una rateizzazione negata, e il distacco dell'acqua. Ma questa volta da Acea arriva anche la beffa: Acea intasca l'intera somma dovuta dall'utente, pretesa in un unico pagamento, ma annuncia che il riallaccio non avverrà prima di 10 giorni!
La signora intestataria dell'utenza non ci sta a vedere la sua bimba di 4 anni privata dell'acqua per 10 giorni, per giunta dopo aver saldato, e chiama Super Mario che, insieme ai GAP, entra in azione.

Una storia che assume contorni ancora più assurdi mentre in questi giorni iniziano ad emergere nomi di funzionari e dirigenti Acea coinvolti nella Maxi-inchiesta "Terra di Mezzo".
Acea sembra infatti essere sempre più inflessibile con gli utenti in difficoltà, ma difficile immaginarla altrettanto inflessibile nei confronti delle cricche mafio-finanziarie che, come tante realtà sociali denunciano da tempo, si spartiscono Roma da decenni.
Super Mario entra in azione anche per questo, per sottolineare che la risposta al malaffare è il controllo partecipato dal basso: cittadini, utenti e lavoratori che possano dire la loro sulla gestione dell'acqua e degli altri servizi essenziali della città, proprio come previsto dalla delibera sulla ripubblicizzazione di Acea consegnata a luglio al Comune di Roma.
Per questo Super Mario è a fianco di chi si ribella alle prepotenze di un gestore che fa solo i propri interessi, come ha fatto la “mamma di Fiumicino”, e come fanno da anni le realtà che il prossimo 13 dicembre daranno vita ad un corteo che attraverserà Roma per il Diritto alla città. Una città libera dalle mafie e dagli speculatori. Una città dove al centro siano posti nuovamente gli interessi e il benessere collettivi.
Per tutti i cittadini l'invito è quello di scendere in piazza il 13 dicembre... troveranno anche Super Mario!
 
Roma, 6 Dicembre 2014.
Gruppi Allaccio Popolare
 
#supermario
#bastadistacchi
#dirittoallacittà

mercoledì 3 dicembre 2014

Viviamo in uno Stato di polizia


Viviamo in uno Stato di polizia.
Oggi studenti e precari manifestavano a Roma contro il #JobsAct per rivendicare diritti sanciti dalla Costituzione.
Hanno subito una carica a freddo, due studenti portati via, qualche ferita, a che pro?
Perché???

http://www.dinamopress.it/news/stop-jobs-act-precari-e-studenti-caricati-a-roma

lunedì 1 dicembre 2014

IL MERCATO CONTRO I CITTADINI - CONDANNE PER L'ACQUA PUBBLICA






#Acqua #AcquaPubblica #AcquaBeneComune

Felice che il Blog parli della condanna che subiscono alcuni soggetti quando denunciano l'illegittimità delle scelte tariffarie e altre dei gestori del servizio idrico.
Dopo il Comitato per l'acqua pubblica di Torino (comitato formato da persone normalissime) che nel 2013 ha subito una condanna al risarcimento delle spese di 30mila euro per non avere alcuna legittimità a denunciare un atto contrario alla volontà popolare, ora tocca a tre consiglieri comunali di Monza.

Qui trovate la raccolta fondi aperta dal Comitato per l'acqua pubblica di Torino che dovrà versare entro il 15 marzo 2015 http://www.acquapubblicatorino.it

http://www.buonacausa.org/cause/quivis-de-populo-il-mercato-contro-la-gente-comune

Si tratta dello stesso trattamento che fu riservato ai No Tav nel 2013 con conseguente condanna al risarcimento delle spese per oltre 100mila euro. Immagino vi ricordiate di quell'episodio.
Bene, il Comitato per l'acqua pubblica di Torino, banchetto dopo banchetto ha raccimolato una parte della cifra necessaria a coprire la condanna ingiusta.
Ritengo sia Umano e Giusto stare vicino a chi si batte per un tema senza fermarsi mai, contro il privatizzatore di turno, per il Bene di tutti e per il ritorno ad una vera Democrazia.

Lancio quindi una raccolta fondi a sostegno del comitato per l'acqua pubblica di Torino, primo comitato del quale ho fatto parte, formato da persone meravigliose che tanto mi hanno insegnato.
Invito anche ad unirsi ai comitati locali per l'acqua, che sono coloro che hanno dato vita e forza alla vittoria del Referendum per L'acqua pubblica del 2011.

Si scrive Acqua, si legge Democrazia!

Questo l'articolo dei giornali riportato sul blog
http://www.beppegrillo.it/m/2014/11/httpwwwbeppegri_13.html