venerdì 31 ottobre 2014

ACQUA, M5S: IL PD VUOLE GESTIRE AUTORITA’ IDRICA TOSCANA COME COSA PROPRIA

COMUNICATO STAMPA

ACQUA, M5S: IL PD VUOLE GESTIRE AUTORITA’ IDRICA TOSCANA COME COSA PROPRIA

PRESENTI AL PRESIDIO DEPUTATI SEGONI, DAGA, BALDASSARRE

“Siamo qui perché riteniamo grave quanto accade ormai dal 27 giugno e ci adopereremo a produrre tutti gli atti necessari per ripristinare la democrazia negli ambiti di gestione di un bene prezioso come l'acqua” commentano così, i deputati del MoVimento 5 Stelle Samuele Segoni, Federica Daga e Marco Baldassare, la loro presenza al presidio organizzato ieri a Firenze dai comitati del Forum Toscano dei Movimenti per L'Acqua, in occasione della convocazione del direttivo Autorità Idrica Toscana che prevedeva all’o.d.g. quale primo punto l’individuazione del Presidente dell’Assemblea con l’approvazione della proposta del Consiglio Direttivo.

“Queste convocazioni hanno il solo scopo di prolungare i tempi dell'insediamento del Sindaco di Livorno alla presidenza dell’AIT. Si sono riuniti per capire come eliminare la scomoda presidenza del Sindaco di Livorno Nogarin, eletto per il Movimento 5 Stelle che, secondo quanto stabilito dallo statuto dell'Autorità, avrebbe dovuto sostituire l'ormai ex Sindaco di Livorno Cosimi fino ad ottobre 2015. Tutto è rinviato a una nuova convocazione dell'Assemblea dei Sindaci dell'AIT che sarà fatta non appena capiranno quale sarà il giorno infrasettimanale nel quale avranno maggiori disponibilità tra di loro” continuano i deputati. 

“Sappiano i Sindaci presenti che non molleremo la presa e saremo nuovamente presenti in forza massiccia alle prossime convocazioni per monitorare il loro operato, ritenendo già non democratico un ambito dove 50 Sindaci su 287 decidono come gestire un bene essenziale alla vita. L’acqua è un bene di tutti e non può essere trattata come cosa loro” concludono i portavoce del MoVimento 5 Stelle

lunedì 13 ottobre 2014

Il Pacchetto Privatizzazioni e i Privatizzatori

#SfasciaItalia Ecco due info interessanti: pacchetto privatizzazioni Delrio, convegno Federutility su accorpamento partecipate.
Guardiamo come sono collegati.

Questa era una parte della prima stesura del decreto #SbloccaItalia dal titolo
PACCHETTO 12 – SERVIZI PUBBLICI LOCALI. QUOTAZIONE E ACCORPAMENTO SOCIETA’ (fonte: http://www.retenews24.it/rtn24/archivio/economia-archivio/decreto-sblocca-italia-banco-prova-i-punti-i-nodi-sciogliere/)
SPINTA ALLA PRIVATIZZAZIONE
Ma la novità forse più rilevante rispetto all’impostazione originaria del provvedimento è l’aggiunta di una sezione incentrata sull’apertura al mercato delle società pubbliche locali, in particolare quelle che si occupano di trasporto e di igiene ambientale. Dunque le società in questione, totalmente partecipate dalle Regioni o dagli enti locali potranno usufruire di un prolungamento di 22 anni e sei mesi della durata dell’affidamento del servizio se si quoteranno in Borsa entro il 31 dicembre del proprio anno. Dopo il collocamento avranno due possibilità: o mantenere il controllo del 50,01 per cento delle azioni, impegnandosi però a cedere la parte residua ad un soggetto industriale, oppure collocare comunque sul mercato almeno il 60 per cento delle azioni possedute. Di fatto si tratta di una spinta alla privatizzazione o quanto meno alla realizzazione di una partnership tra pubblico e privato.

Bene, questo pacchetto è stato escluso dal decreto, ma il numero due del Governo Delrio ci ha promesso di introdurlo direttamente nella Legge di Stabilità che arriverà a breve in Parlamento.

E così, domani mattina vedremo i soliti noti incontrarsi nella sala azzurra del Palazzo dei Gruppi della Camera dei Deputati a partire dalle ore 9:00 (fonte: http://www.agenparl.com/?p=104288 ) in un convegno dal titolo "il piccolo non è più principe?"
Ecco chi ci sarà:
(AGENPARL) – Roma, 13 ott – Al centro del convegno – che si svolgerà martedì 14 ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00 presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari in via di Campo Marzio 78 a Roma – i temi dell’energia, dell’acqua, dei rifiuti, delle infrastrutture e, più in generale, dei servizi pubblici locali e delle sfide da affrontare per la propria crescita, nelle ore in cui il Governo si appresta a presentare la Legge di Stabilità. Due relazioni di scenario e tre diversi tavoli di discussione,rappresenteranno un’importante occasione per riflettere, in concomitanza con la definizione della prossima legge, sulla politica delle aggregazioni delle utilities, sulla razionalizzazione delle aziende partecipate dagli enti locali ed il ruolo del Mezzogiorno in questo contesto. Le fondazioni Astrid e Mezzogiorno Europa presenteranno le relazioni “Una nuova politica industriale per i servizi pubblici: aggregare e semplificare” a cura del prof. Franco Bassanini e “Utilities e Mezzogiorno: origini e orizzonti di un ritardo colmabile” a cura dell’on. Umberto Ranieri. Si succederanno poi 3 tavole rotonde nelle quali si confronteranno i vertici di istituzioni, operatori finanziari, multiutilities, istituzioni regionali e grandi Comuni. Per il tavolo che affronterà gli aspetti finanziari e di attrazione di investimenti sulle aggregazioni interverranno Matteo Botto Poala di Goldman Sachs, Valerio Camerano di A2A, Claudia Fornaro per Mediobanca, Roberto Gumirato per Ascopiave, Alberto Irace di Acea, Francesco Profumo per Iren, Maurizio Tamagnini di FSI. A seguire, sul tema della “Legge di stabilità e del taglio delle partecipate” interverranno Claudio De Vincenti, Viceministro del MISE, Mariastella Gelmini di Forza Italia, Enrico Morando, Viceministro del MEF, e Roberto Speranzadel Partito Democratico. Per il tema “Enti locali e industria dei servizi pubblici: la sfida dell’efficienza” sarà la volta di Filippo Brandolini di Federambiente, Stefano Caldoro in rappresentanza della Conferenza Stato Regioni, Nicola Costantino di AQP, Catia Tomasetti di Acea, Giovanni Valotti di Federutility, Alessandro Ramazzotti di Abbanoa. Le conclusioni, precedute dal saluto del Sindaco di Roma Ignazio Marino, saranno affidate al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.

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martedì 7 ottobre 2014

Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana, si rispetti lo statuto e la democrazia.

Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana, si rispetti lo statuto e la democrazia.
Comunicato Stampa

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua esprimono grande preoccupazione in merito alle vicende che stanno interessando la Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana (AIT).
L’Autorità Idrica Toscana è priva di presidente dal giugno scorso, quando l’allora presidente Cosimi decadde alla fine del suo mandato da Sindaco della città di Livorno. Alla presidenza dell’AIT sarebbe dovuto subentrare il neoeletto Sindaco Filippo Nogarin: questo prevedeva il regolamento dell’AIT.
A conferma di ciò la delibera n.ro 6 del 2012 con cui l’assemblea dell’AIT elegge il presidente, recita al punto 3: in caso di “decadenza dalla carica di Sindaco nel corso del triennio” di Presidenza, “subentra nella carica il nuovo Sindaco in rappresentanza del medesimo Comune.”
Secondo tale delibera Nogarin da giugno dovrebbe essere Presidente dell’AIT fino al 1 ottobre 2015, quando si conclude il triennio di Presidenza del Comune di Livorno.
Fino ad oggi è stato impedito questo naturale e legittimo avvicendamento.
Dopo i risultati del ballottaggio di Livorno, infatti, si è proceduto alla rapida modifica del regolamento dell’Autorità Idrica Toscana proprio nell’articolo riguardante il subentro dei neo eletti nelle cariche dell’AIT.
In seguito a tale modifica si è impedito che il nuovo sindaco di Livorno assumesse la Presidenza dell’AIT.
Quale esercizio della democrazia è questo?
La delibera di elezione del presidente dell’AIT dice chiaramente che nel triennio 2012-2015 la presidenza spetta al Sindaco del Comune di Livorno, come è possibile che dopo il risultato elettorale si decida di cambiare le regole e di non rispettare le deliberazioni assunte?
Quando si parla di acqua i principi democratici sono sospesi e la democrazia mostra in maniera chiara tutta la sua fragilità. Non contano le delibere, non contano i risultati di democratiche elezioni, non contano gli esiti referendari. Si pensa forse che la volontà popolare non debba interferire con l’acqua, la sua gestione e gli interessi che vi si sviluppano?
L’AIT ai sensi dell’art. 47 della legge Regionale n. 69/2011 presso il Consiglio regionale della Toscana ha la funzione di:
• tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti;
• garantire, la qualità, l'universalità e l'economicità delle prestazioni.
Se questa funzione è esercitata nell’interesse della collettività ed a tutela del bene comune, come mai si tenta di impedire ad un Sindaco democraticamente eletto di svolgere il suo compito a servizio dei cittadini anche come presidente dell’AIT?

SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA

Roma, 7 Ottobre 2014.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua