giovedì 19 settembre 2013

Aderiamo con convinzione all'intergruppo per l'Acqua Bene Comune, si attui il referendum

Aderiamo con convinzione all'intergruppo per l'Acqua Bene Comune, si attui il referendum
Si presenta l'intergruppo parlamentare Acqua bene comune che si è riunito per la prima volta lo scorso mercoledì. L'intergruppo, nato su invito del Forum italiano dei movimenti per l'acqua, ha lo scopo di dare seguito alla volontà popolare a fronte dello straordinario risultato dei referendum 2011 sull'acqua pubblica. In quell’occasione 27 milioni di cittadini si sono recati alle urne per dire “fuori i profitti dall'acqua, fuori l'acqua dal mercato”.
È nostro compito, in questo ambito, dar seguito al voto di 27 milioni di persone che sono sedute insieme a noi nelle aule parlamentari e sono rappresentati trasversalmente in tutti gli schieramenti. Personalmente sento una forte responsabilità, quella di dare voce e seguito alla forte mobilitazione sociale che ha visto protagonisti alcuni milioni di cittadini e anche noi che ora siamo in Parlamento.
Uno dei principi del MoVimento 5 Stelle è quello di farsi portavoce delle istanze della cittadinanza. E per un tema importante come la gestione del servizio idrico, lavorerò affinché questo processo partecipato di straordinaria forza entri con altrettanta forza nelle istituzioni per restituire alle stesse valore e legittimità democratica.
Lo scorso giovedì in commissione Ambiente abbiamo iniziato una discussione su una risoluzione per l'acqua che comprende gli obiettivi dell'intergruppo, il nostro auspicio e impegno è che si produca un documento unico tra le forze politiche. L’acqua deve essere di tutti.
Federica Daga

mercoledì 18 settembre 2013

Il tema dell'acqua torni al centro del dibattito politico-istituzionale

Immagine in linea 1

COMUNICATO STAMPA

Intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune: il tema dell'acqua torni al centro del dibattito politico-istituzionale

Oggi mercoledì 18 settembre presso la Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati alcuni componenti dell'intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune insieme al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua hanno incontrato la stampa per illustrare le tempistiche di lavoro e gli obiettivi, tra cui sono stati individuati come prioritari:
  • il deposito della legge d’iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con i dovuti aggiornamenti;
  • lavorare in sinergia con gli Enti Locali affinchè anche a livello territoriale le politiche sulla gestione del servizio idrico integrato siano coerenti con i contenuti e i principi della suddetta legge d'iniziativa popolare e di piena attuazione degli esiti referendari;
  • lavorare affinchè si giunga ad un testo condiviso in merito alla risoluzione con cui si impegna il Governo ad attuare gli esiti referendari attualmente in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera;
  • in attuazione dell'esito referendario, lavorare affinchè nei prossimi provvedimenti governativi, compresa la legge di stabilità, venga esclusa la possibilità di riformulare l'attuale situazione normativa relativa alle modalità di affidamento dei servizi pubblici locali limitando, in qualunque modo, la possibilità di gestione pubblica;
  • presentazione e sostegno di provvedimenti che riportino tutte le competenze in materia di regolamentazione del ciclo delle acque e del servizio idrico e conseguentemente della determinazione del metodo tariffario sotto la competenza del Ministero dell’Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare e che si pongano l'obiettivo dell’immediato ritiro del Metodo Tariffario Transitorio predisposto dall'Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per il servizio idrico integrato.
Questi i primi passi che si intendono intraprendere anche al fine di riportare il tema della gestione pubblica dell'acqua al centro del dibattito politico-istituzionale.

Roma, 18 Settembre

martedì 17 settembre 2013

CONFERENZA STAMPA Intergruppo Parlamentare

INVITO CONFERENZA STAMPA

Intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune riprende lavoro su Legge di Iniziativa Popolare
Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati, mercoledì 18 ore 13.00

Lo scorso 12 giugno, secondo compleanno dei referendum del 2011, è stato istituito l’Intergruppo parlamentare per l’Acqua Bene Comune a cui hanno aderito oltre 200 Deputati e Senatori di diversi gruppi parlamentari e l'11 settembre si è svolta una prima riunione. Alcuni componenti dell'intergruppo incontreranno la stampa per illustrare gli obiettivi e tempistiche del lavoro.

Verrà inoltre annunciato ufficialmente il deposito della legge d’iniziativa popolare "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico" promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che, dal 2007, giace nelle aule del Parlamento e che è finalmente giunto il momento di discutere.

Interverranno:
alcuni dei Parlamentari che hanno aderito all'intergruppo e il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

Per l'intergruppo Acqua Bene Comune
On. Federica Daga - Movimento 5 Stelle
On. Raffaella Mariani - Partito Democratico
On. Serena Pellegrino - Sinistra Ecologia e Libertà

A Berlino l'Acqua torna Pubblica

La compagnia che distribuisce l’acqua a Berlino torna in mani pubbliche.

È questa la notizia emersa dopo l’incontro tra l’amministrazione cittadina e l’azienda francese Veolia, che ha deciso di cedere per 590 milioni di euro il 24,9 per cento delle azioni che deteneva dal 1999 nella Berliner Wasserbetriebe (BWB).

Già l’anno scorso la compagnia elettrica tedesca RWE aveva rivenduto la sua quota del 24,9 per un importo do poco superiore ai 650 milioni. In questo modo ha termine la più grande partnership pubblico-privato della storia della Germania.

Il ritorno dell’acqua in mani pubbliche risponde alle richieste di una larga fetta della popolazione berlinese, che in un referendum del 2011 aveva espresso la sua contrarietà alla gestione privatistica delle risorse idriche.

“Siamo felici che l’acqua di Berlino sia di nuovo pubblica, ma allo stesso tempo critichiamo il costo molto alto dell’intera operazione” ha dichiarato Gerlinde Schermer, membro del Parlamento locale, che nel 1999 votò contro la cessione ai privati della metà della BWB. “Il prezzo pagato per il 24,9 per cento delle azioni della Veolia renderà molto difficile poter diminuire le tariffe idriche per i prossimi 30 anni” ha aggiunto la Schermer.

Sulla stessa linea dell’esponente politica anche il Tavolo dell’Acqua di Berlino, che dal 2006 si è battuto per questo importante risultato e ora sta provando a rilanciare il tema con la stesura della “Berlin Water Charta” e ha proposto di creare un nuovo ente che funga da strumento partecipativo per una gestione democratica, orizzontale, trasparente e sostenibile dal punto di vista ecologico delle risorse idriche.

Ora l’accordo tra la municipalità e la Veolia deve essere ratificato dal consiglio comunale, ma non sembrano esserci dubbi che la maggioranza composta dalla SPD e dalla CDU voterà a favore.

http://www.recommon.org/berlino-lacqua-torna-pubblica/

Attivisti dell'acqua in Assemblea Capitolina: approvata mozione contro i distacchi idrici e al via il confronto su Acea Ato2

Attivisti dell'acqua in Assemblea Capitolina: approvata mozione contro i distacchi idrici e al via il confronto su Acea Ato2


Ieri, giovedì 12 settembre, le bandiere dell'acqua sono tornate in aula Giulio Cesare.
In occasione della prima assemblea capitolina dopo la pausa estiva attivisti del coordinamento romano acqua pubblica hanno presidiato la seduta per richiedere un atto politico del Consiglio sul distacco idrico effettuato martedì scorso da Acea Ato2 nei confronti di un condominio che stava pagando le bollette decurtando la quota di remunerazione abrogata dai referendum di giugno 2011: per due giorni intere famiglie sono rimaste senza acqua per aver rispettato i referendum, cosa che Acea Ato 2 si rifiuta di fare!
La pressione esercitata dai cittadini presenti ha portato all'approvazione di una mozione (a questo link), presentata da M5S, SEL e alcuni consiglieri del PD, che impegna il Sindaco e la Giunta non solo ad intervenire per il ripristino immediato dell'utenza in questione, ma ad intraprendere un'azione efficace nei confronti dell'azienda per cessare la vergognosa e vessatoria pratica dei distacchi per morosità, e ad aprire un tavolo di confronto reale con cittadini e comitati per l'acqua pubblica sul futuro di Acea Ato2.
Il Sindaco Marino, presente al momento del voto, è stato sollecitato dagli attivisti presenti a dare seguito alla richiesta di incontro che ormai da mesi rimane inevasa. L'appuntamento è dunque fissato per giovedì 26 settembre. Solo due giorni prima a Roma, il 24 settembre presso la Casa Internazionale delle Donne, si incontreranno amministratori e cittadini da tutta la Regione per un convegno sulla proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico nel Lazio (vedi link).
Quello di ieri è stato dunque un primo passo di un lungo percorso, ma il cammino non sarà completato fino a che l'amministrazione comunale non darà attuazione alla volontà dei romani espressa con il voto ai referendum di giugno 2011, convincendosi finalmente che non esiste nessuna possibilità di "controllo pubblico" se le regole della gestione dei servizi pubblici sono quelle del profitto: la pratica dei distacchi lo dimostra in pieno.

13 settembre 2013

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

RIPUBBLICIZZARE SI PUÒ, RIPUBBLICIZZARE SI DEVE!

di Gianluca Gobbi Come la società in cui siamo immersi, anche il palinsesto di Radio Flash si fa sempre più “liquido”. Dalla scorsa settimana stiamo realizzando interviste di presentazione del convegno internazionale “Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve“, di cui siamo media partner. Sulle forme di finanziamento e gestione del servizio idrico interverranno esperti provenienti da tutta Europa, a partire da Parigi e Berlino.
Non mancheranno esperienze che nel nostro Paese dimostrano come sia possibile tornare ad un gestione pubblica dell’acqua. Ovviamente non intesa come carrozzone su cui salire (più che per bere, soprattutto per mangiare…), ma come meccanismo virtuoso in grado di garantire una vera gestione partecipata. Il convegno di sabato 21 settembre (al Centro Incontri della Regione Piemonte in C.so Stati Uniti 23 a Torino) chiarirà in modo inequivocabile perché la straripante vittoria del referendum non ha affatto chiuso la partita e perché sempre di più si scrive acqua e si legge democrazia.

http://www.radioflash.to/2013/09/ripubblicizzare-si-puo-ripubblicizzare-si-deve/

lunedì 9 settembre 2013

Per difendere la Costituzione, basta praticarla.


La nostra Carta Costituzionale non viene rispettata ormai da tempo immemore.
Si parte con l'art.1: "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro."
Quale lavoro? Quello precario? Saltuario? Occasionale? A basso costo? Quello schiavista?
Quello che ti fanno firmare la lettera di licenziamento a fianco del contratto di assunzione?

Il diritto alla salute deve essere garantito ad ogni individuo.
La sanità è al tracollo ed è in fase di privatizzazione ormai da anni.
Il trucchetto è semplice: non far funzionare il pubblico per giustificarne la vendita ai privati.
In questo modo solo ed unicamente chi potrà permettersi di pagare, avrà accesso alle cure.

"L'Italia ripudia la guerra" e il Presidente del Consiglio dei Ministri Letta (il nipote di suo zio) ha
firmato un documento con altri 10 capi di Stato al G20 per avallare la scelta scellerata di Mr. Obama
di attaccare il governo Siriano con un paio di missili.
L'abbiamo capito che in tempo di crisi l'unica industria capace di creare utili è quella delle armi.

Le agenzie di rating sostengono che le Costituzioni in Europa sono troppo antifasciste e non permettono  il libero ingresso dei liberi mercati.
Scrivono una letterina e l'Europa si attiva in quella direzione.
Come se i mercati e gli speculatori, i palazzinari, gli arraffoni, gli inciucioni, i mafiosi, i corrotti,
i massoni non avessero già spolpato lo Stato (cioè noi cittadini) di tutti i beni primari privatizzando la qualsiasi, i servizi pubblici locali e precarizzando il futuro e le vite di tutte e tutti.

Io cambierei la Costituzione e aggiungerei che l'Acqua è un bene comune dell'umanità e non si vende. Aggiungerei articoli per garantire la dignità umana ad ogni individuo...ed eliminerei l'articolo 81 bis!

Troppi sono i sordi seduti in Parlamento, si scandalizzano quando si fa calare uno striscione
dal tetto del Palazzo, "occupando" un tetto per una notte. Un gesto che "lede gravemente il prestigio delle istituzioni".
In aula è stata usata la parola dignità, la politica ha una dignità e non si può agire con gesti eclatanti!

C'è chi ha dovuto occupare palazzine vuote per riacquisire dignità personale e diritti che nessuno più garantisce. Ci sono situazioni devastanti dove famiglie, giovani e anziani sono costretti a occupare
luoghi abbandonati perché impossibilitati a pagare un affitto oneroso con lavori precari, a basso costo o dopo averlo perso quel lavoro.

Dignità umana e diritti fondamentali.
Per difendere la Costituzione, basta praticarla!

venerdì 6 settembre 2013

Slot condonate, la multa ai cittadini

"Al Senato si è consumata l'ennesima vergogna a favore delle lobby del gioco d'azzardo. pdmenoelle e pdl con il trucco democristiano dell'astensione hanno bocciato la mozione M5S sui danni economici e sociali da decine di miliardi di euro causati dal gioco d'azzardo patologico. La mozione che ha ricevuto solo 76 voti favorevoli (M5S, Lega, Sel, Scelta Civica, 6 dissidenti pdmenoelle e 2 dissidenti pdl) proponeva la cancellazione del condono per le società concessionarie di slot machines. Invece di pagare i 98 miliardi di multa, "scontati" dalla Corte dei Conti a 2,5 miliardi, i "signori dell'azzardo" grazie al governo Letta dovranno restituire allo Stato solo 611 milioni di euro. Il resto sarà a carico dei cittadini. Il voto contrario di pdmenoelle e pdl non ci stupisce: i conflitti d'interessi tra partiti e gioco d'azzardo sono stati denunciati in aula: nomi e cognomi!
Il M5S ha dato voto favorevole anche su tutte le altre mozioni in votazione, inclusa quella della Lega Nord che è passata a sorpresa e che prevede una moratoria di un anno sull'apertura di nuove sale slot. Il pdmenoelle ha prontamente fatto sapere di "essersi sbagliato". Al ridicolo non c'è limite." M5S Senato

http://www.beppegrillo.it/2013/09/slot_condonate.html

giovedì 5 settembre 2013

E se scoppiasse la Pace?



Rapiti da apparenti urgenze, finiamo spesso per rimanere pressoché indifferenti e silenti di fronte ai pericoli per il futuro e alle reali possibilità di Cambiamento che, davanti a noi, attraversano la Storia.

Quello che sta accadendo, e a breve potrebbe accadere davvero, in Siria ed in tutto il Medioriente è una di quelle poche cose che certamente non saranno cancellate con una votazione o una legge elettorale.

Siamo di fronte alla volontà da parte della superpotenza militare USA di aggredire, perché senza il mandato Onu di un'aggressione si tratterebbe, lo Stato sovrano della Siria. E stavolta con sicure ripercussioni a livello internazionale.
Questo, dopo aver "ignorato", salvo fornire armi, per due anni migliaia di vittime e centinaia di migliaia di profughi, con arroganza e brama di guerra tali da non tenere conto neanche dei tempi richiesti dall'Onu per analizzare le prove raccolte, da parte di chi si è già macchiato della farsa delle armi chimiche, non è tollerabile, non è accettabile, e va condannato in maniera chiara e ferma.

È per questo, e tanto altre ragioni, che sento la necessità di contribuire nel mio piccolo a dare forza all'appello di Papa Francesco e mandare un fortissimo segnale dall'Italia e tutto il mondo per fermare la guerra.

Che finalmente scoppi la Pace e dalle coscienze dei singoli arrivi fino a chi, stanco forse di giocare a Monopoli con i bisogni e i diritti degli esseri umani, scommette il loro futuro in una partita a Risiko.

Sogno che un giorno non ci siano più confini politici, perché credo che la terra sia una e unica e noi siamo qui solo di passaggio.

Restiamo Umani.

martedì 3 settembre 2013

L'Italia ripudia la guerra - No all'intervento militare in Siria

Ribadiamo tutte-i insieme che l'Italia ripudia la guerra!
Invito a produrre un breve video (più breve del mio, per carità) per dire NO all'intervento militare in Siria. Che diventi un'azione virale.
Nel video chiediamo ai rispettivi Presidenti che vengano calendarizzate in Camera e Senato le mozioni a prima firma Marta Grande e Maria Mussini, sull'intervento in terra siriana.

Non riesco a trovare un senso nell'azione che si prospetta.
A voi,
Federica.