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giovedì 9 aprile 2015

L'AEEGSI mette a rischio il diritto all'acqua? Provi a stare senza!

L'AEEGSI mette a rischio il diritto all'acqua? Provi a stare senza!
Distacco simbolico nella sede dell'Autorità, per lanciare la rete romana degli sportelli contro i distacchi idrici

Oggi un gruppo di attivisti della rete “Diritto alla città” ha chiuso il contatore dell'acqua della sede dell'Autorità per l'Energia il Gas e il Servizio idrico (AEEGSI), per far provare cosa significa rimanere anche solo mezza giornata senz'acqua.
Dietro una rispettabile facciata l'azione dell'AEEGSI sta infatti facendo aumentare le bollette e mettendo a rischio il diritto all'acqua in tutta Italia.
L'autorità “indipendente”, i cui stipendi sono però pagati dai gestori, ha avanzato una proposta alla Commissione Ambiente al Senato, subito recepita dal Sen. Mirabelli (PD), che cancella il diritto al flusso minimo vitale idrico per chi si trova in situazioni di morosità. Come dire che il diritto all'acqua non deve essere universale, con buona pace dell'ONU e di un referendum che hanno affermato il contrario.
In tutta Italia i gestori stanno intensificando i distacchi idrici come metodo di recupero crediti, ma in risposta stanno nascendo esperienze di resistenza dal basso, come la rete di sportelli antidistacco nata a Roma contro i distacchi indiscrimanti di Acea e contro le nuove privatizzazioni Renziane, alle quali la giunta Marino sta obbedendo ciecamente.
Il prossimo appuntamento sarà il 23 aprile, alle 11 sotto la sede di Acea in Piazzale Ostiense, dove si parlerà di diritti e di gestione “comune” dell'acqua, mentre i soci di Acea SpA saranno chiusi in assemblea a discutere di dividendi e della creazione di una “new-co dell'acqua” che garantisca ad Acea l'espansione in tutto il Centro Italia. Nomi nuovi per vecchie privatizzazioni.
La nostra risposta sarà sempre quella della difesa del diritto all'acqua, in piazza e agli sportelli antidistacco nati in città (bastadistacchi.blogspot.it).
Perché da soli è difficile difendersi, ma insieme si può vincere!

bastadistacchi.blogspot.it
nodistacchi@gmail.com







martedì 31 marzo 2015

Acea stacca l'acqua a 90 famiglie!

Le foto riportate, si riferiscono al super condominio situato in zona Termini a Roma.
E' ormai la terza volta che Acea passa a staccare l'acqua, questa volta lo fa portando via il contatore e limando una valvola per evitare che il condominio possa attaccarsi alla rete idrica in altro modo.

Si tratta di una pratica odiosa e punitiva che va avanti ormai da mesi e che Acea applica senza guardare in faccia nessuno, senza nemmeno rispettare la risoluzione dell'ONU dell'Assemblea generale del 28 luglio 2010 (GA/10967). L'ONU ha dichiarato il diritto all'acqua un diritto umano universale e fondamentale.
La risoluzione sottolinea ripetutamente che l'acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani. La medesima risoluzione raccomanda gli Stati ad attuare iniziative per garantire a tutti un'acqua potabile di qualità, accessibile, a prezzi economici e assicurare che venga garantito il quantitativo minimo vitale di 50 litri al giorno per persona (basta ridurre il flusso alla mandata con un riduttore di flusso).

Da questa mattina alle 10:00, 90 famiglie sono di nuovo senz'acqua. 
Si tratta di un Super Condominio dove il Comune possiede una serie di appartamenti per i quali non ha pagato la quota spettante della bolletta dell'Acqua. 

Ci vedo interruzione di pubblico servizio, rischio sanitario, inagibilità dei locali ora abitati.
Senza contare che il Comune di Roma aveva approvato ben due mozioni contro i distacchi idrici nel settembre 2013.



Abbiamo anche depositato un'interrogazione sul tema dei distacchi e di ciò che causa tale pratica:
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/08519&ramo=CAMERA&leg=17


Riporto un articolo uscito su Fanpage di Roma:

Il Comune è moroso? Acea stacca l’acqua a 90 appartamenti

Rabbia e sconcerto a via Giolitti, dove Acea ha staccato l'acqua a tre palazzine a causa della morosità del Comune di Roma. Un'inquilina racconta: "Ci avevano assicurato che Acea e istituzioni stavano trovando una soluzione, ma al momento circa 300 persone sono senza acqua, tra cui anziani e bambini". 
"Hanno staccato l'acqua a 90 appartamenti, qui ci vivono circa 300 persone tra cui anziani allettati e famiglie con bambini piccoli. Sono anni che questa storia va avanti Acea e il Comune di Roma non si mettono d'accordo e a pagarne le conseguenze siamo noi inquilini". Siamo a via Giolitti, strada che corre parallela alla Stazione Termini in pieno centro. A parlare è Anna Mazzone, che vive qui dal 2010, in un super condominio comprendenti i numeri civici 101, 119 e 137. Sono palazzi originariamente di proprietà del comune di Roma, in cui molti condomini hanno riscattato la loro casa e dove il comune ha deciso, di vendere gli appartamenti ancora di sua proprietà con l'ultima (contestatissima) delibera sull'alienazione del patrimonio pubblico. Ed è proprio il comune di Roma a risultare moroso nei confronti di Acea per una cifra di circa 37mila euro, secondo quanto raccontato dagli inquilini.
"Già avevano provato a staccare il contatore due volte nelle ultime settimane ma eravamo riusciti ad evitarlo - racconta ancora Anna - ma oggi alle 11.00 sono tornati i tecnici e hanno tolto l'acqua a tutti, visto che abbiamo un contatore unico al civico 119. Eppure avevamo ricevuto rassicurazioni da Acea e dalle istituzioni su una risoluzione della vicenda. Eravamo anche disponibili a procedere con i distacchi singoli, pagando più di 1000 euro per uno". Ma non c'è stato nulla da fare a quanto pare, Acea, azienda a capitale a maggioranza pubblico, ha deciso di procedere con il distacco per morosità come sempre più spesso sta accadendo in questi mesi. Nel 2013 Acea e Comune di Roma strinsero un accordo (a quanto pare mai rispettato), tramite cui il comune si impegnava a sanare la sua situazione in tre tranche. "Il paradosso è che non solo le nostre case saranno vendute a prezzo di mercato e non potremo comprarle - spiega un inquilino di una casa di proprietà comunale - Ma ora siamo ancora senza acqua per colpa del comune di Roma".

sabato 6 dicembre 2014

Mentre esplode Mafia Capitale, Super Mario con i GAP effettua il primo riallaccio oltre il GRA



Mentre esplode Mafia Capitale,
Super Mario e il GAP effettua il primo riallaccio oltre il raccordo anulare
 
Oggi Super Mario ha varcato il territorio comunale per andare in aiuto ad una famiglia di Fiumicino.
Una famiglia che, come tante, fatica ad arrivare a fine mese e accumula ritardi nei pagamenti delle bollette dell'acqua, fino a ricevere un conto di qualche centinaio di euro. Una rateizzazione negata, e il distacco dell'acqua. Ma questa volta da Acea arriva anche la beffa: Acea intasca l'intera somma dovuta dall'utente, pretesa in un unico pagamento, ma annuncia che il riallaccio non avverrà prima di 10 giorni!
La signora intestataria dell'utenza non ci sta a vedere la sua bimba di 4 anni privata dell'acqua per 10 giorni, per giunta dopo aver saldato, e chiama Super Mario che, insieme ai GAP, entra in azione.

Una storia che assume contorni ancora più assurdi mentre in questi giorni iniziano ad emergere nomi di funzionari e dirigenti Acea coinvolti nella Maxi-inchiesta "Terra di Mezzo".
Acea sembra infatti essere sempre più inflessibile con gli utenti in difficoltà, ma difficile immaginarla altrettanto inflessibile nei confronti delle cricche mafio-finanziarie che, come tante realtà sociali denunciano da tempo, si spartiscono Roma da decenni.
Super Mario entra in azione anche per questo, per sottolineare che la risposta al malaffare è il controllo partecipato dal basso: cittadini, utenti e lavoratori che possano dire la loro sulla gestione dell'acqua e degli altri servizi essenziali della città, proprio come previsto dalla delibera sulla ripubblicizzazione di Acea consegnata a luglio al Comune di Roma.
Per questo Super Mario è a fianco di chi si ribella alle prepotenze di un gestore che fa solo i propri interessi, come ha fatto la “mamma di Fiumicino”, e come fanno da anni le realtà che il prossimo 13 dicembre daranno vita ad un corteo che attraverserà Roma per il Diritto alla città. Una città libera dalle mafie e dagli speculatori. Una città dove al centro siano posti nuovamente gli interessi e il benessere collettivi.
Per tutti i cittadini l'invito è quello di scendere in piazza il 13 dicembre... troveranno anche Super Mario!
 
Roma, 6 Dicembre 2014.
Gruppi Allaccio Popolare
 
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