giovedì 25 settembre 2014

SBLOCCA ITALIA in pillole: gli ATO e l'affidamento a gestore unico dell'Acqua


#SfasciaItalia è il nome che abbiamo scelto per identificare questo decreto scellerato che ha l'unica urgenza di voler distruggere l'ambiente e portarci diretti in Grecia.

Oggi in commissione ambiente alla Camera abbiamo iniziato le audizioni dei soggetti interessati da questo decreto.
La prima audizione è stata con l'ANEA (gli ATO) su Acqua, affidamento a gestore unico, l'amore per il modello toscano di suddivisione ATO

#AcquaPubblica è il nostro obiettivo, è la nostra prima stella, e con questa nuova modalità di gestione degli ATO, ci sarà un enorme blocco sui processi di ripubblicizzazione ora in essere in varie parti del Paese, mentre noi promuoviamo la gestione del SII tramite aziende speciali di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.



L'ANEA è l'Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito.
Guardiamo l'art. 7: si tratta di allontanare sempre di più le decisioni sulla gestione dell'Acqua e controllo degli investimenti nelle infrastrutture idriche dalla cittadinanza.
Il gestore unico dell'ATO sarà quello che già oggi fornisce il servizio idrico ad almeno il 25% della popolazione dell'ATO stesso. In questo modo, tutte le piccole società e consorzi legati ai vari Comuni saranno assorbite (o meglio mandate via) dalle grandi aziende. Se le grandi aziende hanno quale scopo societario l'utile, facilmente la maggior parte dei lavoratori delle piccole società saranno mandati a casa per ridurre i costi aziendali.

L'AIT (ATO unico toscano), una sovrastruttura ai 6 ATO già esistenti e funzionanti, ha una conferenza di Sindaci formata da 53 Sindaci su 287 Comuni esistenti in tutta la Toscana. L'ANEA vorrebbe vedere adottato da tutte le regioni questo modello di ATO.
L'affidamento a gestore unico per ATO ha quale scopo ultimo quello di promuovere la gestione dell'Acqua tramite le grandi multi utility e il territorio italiano risulta evidentemente già suddiviso tra i vari colossi ora in campo: Hera/Iren al nord, Acea al centro e per il sud...forse nuovamente Acea.

Ricordo che se in un ATO non vengono fatti i lavori per la depurazione per i quali siamo sotto infrazione europea, chi dovrà pagare sarà direttamente il Comune.

Quanto potere avranno i Presidenti delle prossime mega-multi-utility? E che tipo di potere avranno a livello finanziario?
Iniziamo a farci delle domande per capire meglio il processo di privatizzazione in atto nel Paese ormai da 20 anni e quali conseguenze sta portando.

Secondo voi, chi deve decidere sulla gestione dell'Acqua nei nostri territori?

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