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giovedì 23 gennaio 2014

Destinazione Italia: mantiene i profitti e mette l'acqua sul mercato!

 
Ricordate il decreto Salva Italia di Berlusconi? Quello del 2011?

Ecco, è arrivato il decreto Destinazione Italia, di Letta, fratello gemello del Salva Italia, che porterà il Paese contro un iceberg come quello che ha visto affondare il Titanic: i politici sono l'orchestra che, fino alla FINE, suoneranno il requiem.

La cosa che mi è saltata all'occhio è la presenza di un comma nel quale si mette definitivamente l'acqua nel mercato, andando completamente contro al referendum 2011!

Nel decreto Salva Italia, veniva affidato all'AEEG il compito di definire un metodo tariffario transitorio per le bollette dell'acqua, andando da subito contro al referendum 2011.

L'AEEG dopo quasi due anni dall'assegnazione del compitino, sbaglia i conti e non passa l'esame!

Cos'ha fatto l'AEEG? Ha fatto rientrare dalla finestra ciò che era stato fatto uscire dalla porta e cioè: ha trasformato la "quota di remunerazione del capitale investito" presente in bolletta e abrogato con il referendum n. 2 nella voce "oneri finanziari".

Ha così creato la “tariffa truffa”, in sostanza continuiamo ad avere il profitto in bolletta!

E cosa fa il Governo con il decreto Destinazione Italia?
Mette definitivamente in mano all'AEEG regolazione e controllo
dell'Acqua, facendo entrare definitivamente un bene comune nelle logiche del mercato.

Sulla tariffa definita dall'AEEG, è stato fatto un ricorso al Tar della Lombardia dal promotore dei referendum Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e da Federconsumatori, più altri 35 soggetti, la cui prima udienza è fissata per il 23 gennaio 2014.

E' grave che in questo decreto si sia voluto legiferare sul nodo ancora irrisolto relativo alla tariffazione del servizio idrico integrato, come se fosse argomento su cui legiferare in modo così superficiale, senza prestarvi l'attenzione che meriterebbe e, soprattutto, senza tenere conto del voto espresso da 27 milioni di cittadini il 12 e 13 giugno 2011 che ha scelto per la ripubblicizzazione del servizio idrico e ha sancito che l'acqua e i servizi pubblici locali sono beni comuni che devono stare fuori dal mercato e su cui nessuno deve fare profitti.

Note tecniche

All'interno dell'art.13, che tratta i lavori per l'Expo 2015, è stato inserito un comma dove si parla del servizio idrico e delle autorità di controllo dei mercati.

Il comma 13 va a modificare la legge 481/1995 che tratta le competenze delle autorità di regolazione e controllo dei mercati e aggiunge il servizio idrico alle competenze dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas.

La legge 481/1995 regolamenta le funzioni delle Authority (autorità) e dice che le Authority hanno: "la finalità di garantire la promozione della concorrenza e dell'efficienza (...) nonché adeguati livelli di qualità nei servizi (...) assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull'intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela di utenti e consumatori."

Cioè: l'autorità regola il mercato di un dato bene o servizio.

Viene quindi affidato il servizio idrico integrato alle logiche di mercato.

lunedì 23 dicembre 2013

Arriva così la richiesta di provvedimento

L'On. Romano ha chiesto provvedimento disciplinare nei miei confronti #referendum #m5s

Per una frase riguardante #Acea oggi l'On. Andrea Romano di Scelta Civica ha chiesto alla presidenza di prendere provvedimenti disciplinari nei miei confronti. La frase incriminata è la seguente: "Ed è da delinquenti insistere a dichiarare che Acea sia rimasta pubblica."

Così generico che non comprendo la motivazione dell'alterazione dell'onorevole.

Ho fede, vinciamo noi!

venerdì 8 novembre 2013

Acqua Pubblica dopo 2 anni dai Referendum​...nel Lazio, in Italia e dal mondo

Segnalo i prossimi appuntamenti nel Lazio del Coordinamento Acqua Pubblica.
12/11 ore 16 alla Regione Lazio
https://www.facebook.com/events/210728799108363/?fref=ts
Cosa è successo dopo il 12 e 13 giugno 2011
http://www.youtube.com/watch?v=ZsSCNf62iv8

Vi segnalo questi documenti (tra i più significativi) sui convegni
"Ripubblicizzare si può, Ripubblicizzare si deve" che si stanno svolgendo in tutt'Italia.
La rimunicipalizzazione dei servizi idrici in Europa e nel mondo
http://www.acquapubblicatorino.org/dwd/Convegno_20130921/docs/ELobina%20Rimunicipalizzare%20Torino%2021%20September%202013.pdf

"La grande rapina della privatizzazione dell’acqua.Che cosa insegna all’Italia il caso inglese." [.pdf  194 Kb]

Emanuele Lobina sulla situazione internazionale (Università di Greenwich)
http://www.youtube.com/watch?v=GAu3_y6z2lI

Le esperienze e i contributi internazionali al convegno di Torino del 21 settembre.

giovedì 24 ottobre 2013

Le agenzie di rating e le privatizzazioni!

Per Standard and Poor's il problema di #Acea è l'eccessiva influenza dell'azionista Comune di Roma.
L'agenzia di rating si dev'essere distratta dimenticando che la maggioranza degli elettori ha scelto che l'Acqua esca fuori dal mercato. Con il #referendum2011 si è scelto chiaramente che i beni e i servizi essenziali devono uscire da logiche di mercato.
Il mercato non garantisce a tutti gli individui l'accesso ai servizi essenziali, è una prerogativa dello Stato in via diretta o tramite gli Enti Locali. Gli azionisti di Acea sono liberi di investire altrove.
In più è stata abrogata la remunerazione del capitale investito, ancora contenuta nelle bollette. Se qualcuno volesse decurtare dalla bolletta tale quota, fornirò indicazioni.
Da notare che dal referendum l'azienda non ha più investito un soldo nelle infrastrutture idriche di Roma e provincia.

giovedì 17 ottobre 2013

Termoli: verso la ripubblicizzazione dell'Acqua!

Termoli, 16 ottobre 2013
COMUNICATO STAMPA - Verso la ripubblicizzazione

Il Comitato Acqua Bene Comune di Termoli comunica che in data 10 ottobre 2013 si è tenuta al Comune la prima riunione della Commissione Tecnica insediata per organizzare la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato. Come noto, con delibera unanime il Consiglio Comunale
aveva deciso in tal senso il 26 giugno 2013, nell’imminenza della scadenza del contratto privatistico con la società CREA SPA, che aveva gestito per venti anni il servizio idrico.
Alla riunione hanno partecipato Renato Di Nicola e Marco Bersani, i due consulenti del Forum Nazionale per l’Acqua Pubblica nominati il 26 giugno per accompagnare e sostenere l’amministrazione nel percorso di passaggio alla gestione pubblica del servizio idrico. I lavori della commissione si sono svolti alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente;
tre esponenti del Comitato Acqua Bene Comune partecipano ai lavori come membri effettivi della Commissione, e potranno così garantire una informazione costante e completa ai cittadini.

Nel corso della riunione del 10 ottobre è stato fissato un calendario di incontri, con i seguenti punti all’ordine del giorno:

1) - LUNEDI' 21 OTTOBRE, ORE 15. Oggetto: AZIENDA SPECIALE.
Studio delle ipotesi per la costituzione della futura azienda speciale di diritto pubblico, incaricata di gestire il servizio idrico integrato nel comune di Termoli a partire dal mese di Luglio 2014. I referenti del comitato di Termoli e gli amministratori comunali si sono impegnati a condividere reciprocamente tutta la documentazione prodotta in merito alla questione almeno quattro o cinque giorni prima del suddetto incontro.

2) - LUNEDI' 4 NOVEMBRE, ORE 15. Oggetto: INVESTIMENTI E CONTENZIOSI.
Rendicontazione documentata e verifica degli investimenti effettuati nel corso degli anni dalla C.R.E.A. Gestioni S.P.A. sulle infrastrutture necessarie per garantire l'erogazione di un servizio idrico integrato di qualità nella città di Termoli.
Valutazione dei contenziosi ancora aperti tra C.R.E.A. S.P.A. e Comune di Termoli.

3) - LUNEDI' 18 NOVEMBRE, ORE 15. Oggetto: LAVORATORI E PARTECIPAZIONE.
Valutazione delle eventuali problematiche contrattuali legate al riassorbimento di tutti gli attuali lavoratori della C.R.E.A.  S.P.A. nella futura azienda speciale di diritto pubblico.
Studio e discussione delle forme e degli organi più idonei a garantire un'effettiva partecipazione dei cittadini e dei lavoratori stessi nella gestione e nel controllo della nascente azienda speciale.

Come  si vede, un cronoprogramma stringente, per garantire  la necessaria efficienza e velocità lungo il complesso percorso che restituirà ai cittadini la gestione pubblica e senza scopo di lucro di un bene fondamentale come l’acqua.

Il comitato informa inoltre che venerdì 18 ottobre alle ore 18 in via XXIV Maggio 51 si terrà un incontro per informare e discutere su quanto emerso in questa prima riunione della commissione, e per coordinare le prossime iniziative. La cittadinanza è invitata a partecipare.

                            Comitato Acqua Bene Comune di Termoli

sabato 12 ottobre 2013

L’Aquila: M5S si schiera contro il Festival dell’Acqua



martedì 8 ottobre 2013

...il popolo italiano?

Appiattimento totale dell'informazione, vendita e svendita del patrimonio pubblico, indulto, forse amnistia, inciucio, rinascita della democrazia cristiana, patto Stato-mafia, intercettazioni Mancino distrutte, Costituzione devastata, austerità, crisi economica ma solo per il ceto medio basso, disoccupazione, precarizzazione del lavoro della vita e del futuro, le leggi di iniziativa popolare non vengono discusse dal parlamento, aumento del debito pubblico, Enti Locali strozzati, nessun rispetto per i referendum popolari, privatizzazione dei servizi pubblici locali, mancanza di democrazia...il popolo italiano?
- Non sospendete il campionato!

Abuso di potere da parte di Acea ATO 2: ancora distacchi dell'acqua a chi rispetta il referendum


http://craproma.blogspot.it/2013/10/abuso-di-potere-da-parte-di-acea-ato-2.html

Ancora una volta Acea, questa mattina ha provveduto a staccare l'acqua ad un condominio che ha regolarmente pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare, decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011. L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la seconda volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani, bambini piccoli, e un inquilino in condizioni di disabilità. Se i vertici di Acea, come dichiarano pubblicamente, perseguitano i "morosi" perchè preoccupati per le casse dell'azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di aumentare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall'ingrato compito di attuare i distacchi. Si apre oggi una seria questione anche per il Sindaco Marino e tutta l'amministrazione capitolina visto che il 12 settembre scorso, sull'onda di una mobilitazione a seguito di un altro distacco dell'acqua, è stata approvata una mozione (n. 25) in cui si legge testualmente “l'Assemblea di Roma Capitale impegna il Sindaco e la sua Giunta ad intervenire con un atto politico ed efficace sulla questione dei distacchi idrici per morosità, affinché Acea Ato2 cessi una pratica lesiva di un diritto umano;”. Dopo questo ennesimo sopruso il Sindaco non può non intervenire sulla ex municipalizzata: ha un mandato preciso da parte dei consiglieri comunali ma ancor di più da parte di oltre 1.200.000 cittadini che hanno votato SI' al referendum. La Giunta e il Sindaco devono decidere se stare dalla parte dei cittadini e dei diritti o dei privati e dei loro profitti! Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di ripubblicizzazione di Acea, poichè è ormai evidente che non sarà possibile garantire il diritto all'acqua fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla sua gestione, in modo da rimettere al centro gli interessi della città e non i profitti di pochi speculatori. Anche su aspetto questo suggeriamo al Sindaco di seguire l'indicazione dell'Assemblea Capitolina contenuta nella delibera 25, aprendo finalmente con i comitati per l'acqua pubblica un tavolo partecipato sulla situazione e sul futuro di Acea Ato2, piuttosto che intrattenere rapporti epistolari e a mezzo stampa con la dirigenza Acea e con quegli stessi azionisti privati responsabili dell'attuale situazione. Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica, insieme a tutti i cittadini che intendono opporsi a questa ennesima prepotenza, saranno mobilitati domani per ottenere l'immediato riallaccio dell'acqua nel condominio di Via Alessandro d'Aste a Roma Lido. L'acqua è un diritto: basta distacchi, basta profitti!

Roma, 07 Ottobre 2013.

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

OSTIA, ACEA: STACCATA ACQUA A CONDOMINIO CHE HA PAGATO TUTTE LE BOLLETTE

http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=7619&arg=4&red=1

OSTIA, ACEA: STACCATA ACQUA A CONDOMINIO CHE HA PAGATO TUTTE LE BOLLETTE

Il condomio ha decurtato dalle bollette la voce "remunerazione di capitale investito" voce abrogata dai referendum del 12 e 13 giugno
Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidglio:  "Il comportamento dell’azienda che gestisce il servizio idrico romano presenta quindi diversi profili di illegittimità e risulta lesivo di un diritto umano". 

RedazioneOstia (RM) - “Questa mattina la società che gestisce il servizio idrico a Roma ha eseguito il distacco della fornitura di acqua al condominio di via Alessandro d'Aste 3 ad Ostia in cui vivono 12 famiglie. Il condominio ha pagato tutte le bollette ma ha aderito alla campagna di ‘obbedienza civile’ lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, decurtando dalla bolletta la parte della ‘remunerazione di capitale investito’ quale elemento di determinazione della tariffa abrogata dai referendum del 12 e 13 giugno. Questo è già il secondo caso in pochi mesi di interruzione del servizio idrico da parte di Acea ad un condominio che ha giustamente dato seguito agli esiti referendari. L’acqua è un bene comune e  un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi e logiche di mercato. Il comportamento dell’azienda che gestisce il servizio idrico romano presenta quindi diversi profili di illegittimità e risulta lesivo di un diritto umano. Abbiamo scritto una lettera ai vertici di Acea chiedendo, oltre all’immediato ripristino dell’utenza idrica al condominio di Ostia, di rispettare il contenuto della mozione approvata dall’Assemblea Capitolina il mese scorso, al fine di dare avvio ad un confronto per la ripubblicizzazione dell’azienda e la gestione pubblica del servizio idrico“. Lo dichiara in una nota Gianluca Peciola, capogruppo di Sel in Campidglio.

Nota del Coordinamento Romano Acqua Pubblica "Abuso dì potere da parte di Acea ATO 2: ancora distacchi dell'acqua a chi rispetta il referendum"

"Ancora una volta, questa mattina Acea ha provveduto a staccare l'acqua ad un condominio che ha regolarmente pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare, decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011.L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la seconda volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani, bambini piccoli, e un inquilino in condizioni di disabilità.

Se i vertici di Acea, come dichiarano pubblicamente, perseguitano i "morosi" perchè preoccupati per le casse dell'azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di aumentare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall'ingrato compito di attuare i distacchi.Si apre oggi una seria questione anche per il Sindaco Marino e tutta l'amministrazione capitolina visto che il 12 settembre scorso, sull'onda di una mobilitazione a seguito di un altro distacco dell'acqua, è stata approvata una mozione (n. 25) in cui si legge testualmente “l'Assemblea di Roma Capitale impegna il Sindaco e la sua Giunta ad intervenire con un atto politico ed efficace sulla questione dei distacchi idrici per morosità, affinché Acea Ato2 cessi una pratica lesiva di un diritto umano;”.
Dopo questo ennesimo sopruso il Sindaco non può non intervenire sulla ex municipalizzata: ha un mandato preciso da parte dei consiglieri comunali ma ancor di più da parte di oltre 1.200.000 cittadini che hanno votato SI' al referendum.
La Giunta e il Sindaco devono decidere se stare dalla parte dei cittadini e dei diritti o dei privati e dei loro profitti!Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di ripubblicizzazione di Acea, poichè è ormai evidente che non sarà possibile garantire il diritto all'acqua fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla sua gestione, in modo da rimettere al centro gli interessi della città e non i profitti di pochi speculatori.Anche su aspetto questo suggeriamo al Sindaco di seguire l'indicazione dell'Assemblea Capitolina contenuta nella delibera 25, aprendo finalmente con i comitati per l'acqua pubblica un tavolo partecipato sulla situazione e sul futuro di Acea Ato2, piuttosto che intrattenere rapporti epistolari e a mezzo stampa con la dirigenza Acea e con quegli stessi azionisti privati responsabili dell'attuale situazione. Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica, insieme a tutti i cittadini che intendono opporsi a questa ennesima prepotenza, saranno mobilitati domani per ottenere l'immediato riallaccio dell'acqua nel condominio di Via Alessandro d'Aste a Roma Lido.
L'acqua è un diritto: basta distacchi, basta profitti!"